La Russia chiede un controllo passaporti per la verdura d'importazione
Ogni partita di merci deve essere accompagnata da un documento ufficiale comprovante l’assenza del ceppo del batterio E. coli che provoca una grave malattia intestinale. Questo provvedimento restrittivo sarà applicato finché nei paesi dell’UE saranno registrati casi di infezione tra la popolazione
Ghennady Onishchenko ha aggiunto: "L’Europa ha accettato la forma di certificazione che le è stata richiesta dalla Russia. Nel documento dovranno essere indicati il luogo di provenienza della verdura, le garanzie degli organi competenti del paese che fornisce la verdura, e le garanzie del fatto che i prodotti da esportare non contengono il pericoloso batterio intestinale".
Attualmente in Europa i casi di infezione da E. coli sono più di 3.000 e 44 persone sono morte. L'infezione si è diffusa sul territorio di diversi paesi – Gran Bretagna, Danimarca, Svezia, Olanda, Francia. Il 23 giugno negli Usa è stato registrato un primo caso letale.
"La situazione è aggravata dal fatto che per il momento gli specialisti non hanno accertato la fonte della contaminazione", dice Onishchenko.
Ghennady Onishchenko ha ricordato che un’altra condizione per l’abolizione dell’embargo era la richiesta di presentare agli scienziati russi il ceppo del detto batterio intestinale: esso è già stato portato dal laboratorio di riferimento dell’UE con sede a Roma in uno dei centri scientifici russi. Gli scienziati si accingono al suo studio, nonché all’elaborazione di misure profilattiche.
Nel frattempo, ulteriori indagini svelano che il ceppo "doppiamente tossico" di E. coli O104:H4 potrebbe derivare in ultima istanza da un abuso nell'assunzione di antibiotici tra la popolazione europea (vedi notizia correlata). Paradossalmente, dunque, gli ortaggi pagano pegno al fatto che se ne consumino troppo pochi! Se infatti la dieta della popolazione fosse più sana - dunque più ricca di frutta e verdura - ci si ammalerebbe di meno, si consumerebbero meno antibiotici e del ceppo O104:H4 forse non avremmo mai sentito parlare!