Australia: fungo cinese combatte cancro alla prostata
Scienziati dell'Università di tecnologia del Queensland (Qut), in Australia, hanno dimostrato che il composto detto polisaccaropeptide (Psp), estratto dal fungo, ha avuto un'efficacia del 100% nel sopprimere lo sviluppo del cancro alla prostata in topi di laboratorio, colpendo le cellule staminali del tumore stesso e sopprimendo la sua formazione.
In una relazione sulla rivista della Public Library of Science, PLoS One, Patrick Ling (foto a lato) dell'Istituto per la salute biomedica e l'innovazione della Qut, scrive che i risultati rappresentano un passo importante nel combattere una malattia tra le più diffuse e letali. "Ciò che volevamo dimostrare era se quel composto può arrestare dall'inizio lo sviluppo dei tumori alla prostata. In passato altri inibitori hanno mostrato in sperimentazioni di ricerca un'efficacia del 70%, mentre con il Psp abbiamo osservato un'efficacia del 100%, per di più senza alcun effetto collaterale".
Ling aggiunge che le terapie convenzionali sono efficaci solo contro certe cellule cancerose, ma non quelle staminali, che danno inizio al cancro e fanno progredire la malattia. Il composto inoltre potrà migliorare l'efficacia dei trattamenti correnti. "Il problema maggiore di tali trattamenti è che vi sono sempre dei tumori soffici residui, che resistono alle terapie. Ora potremo eliminare quei tumori residui, colpendo le cellule staminali, e così rafforzare la sopravvivenza d'insieme dei pazienti".
In Asia il Coriolus versicolor è ambito da molti secoli per le sue efficacissime sostanze biovitali, per il conseguente valore fisiologico-nutrizionale e per l'effetto stimolante del sistema immunitario, soprattutto grazie all'elevata percentuale di polisaccaridi con legami proteici, fra cui il Psp.