Asparagi di Badoere IGP, la tenerezza a tavola. Tante iniziative per valorizzarli
Gli asparagi di Badoere IGP, bianchi e verdi, si caratterizzano prima per tenerezza ed assenza di fibrosità. Un cucina sono una delizia. Festeggiatissimi in questi giorni. Sulla loro qualità vigila il consorzio di tutela, presieduto da Antonio Benozzi. La produzione si aggira sui 7 mila quintali, 500 dei quali, coltivati da una trentina di orticoltori, si fregiano del marchio europeo IGP.
Calato il sipario sulla mostra di Zero Branco, è il turno della rassegna di Badoere, frazione di Morgano (Treviso), il cuore del territorio di produzione che comprende una quindicina di comuni tra le province di Treviso, di Padova e di Venezia, area di risorgive, una trama fresca di rivoli che si incontrano nei fiumi Sile, Dese e Zero. Bagnano e fertilizzano un terreno che è paradiso per gli ortaggi e per gli asparagi in particolare, il quale regala ad essi le caratteristiche di sapore dolce e di gradevole tenerezza.
Bella la festa di Zero Branco, con una trentina di espositori. Presenti asparagi di qualità di altre aree: un confronto che ha esaltato le rispettive identità. Il sindaco Mirco Feston ha messo in risalto la necessità di accentuare gli sforzi per valorizzare ulteriormente le produzioni orticoli nel segno della qualità.
Prime battute intanto della Mostra di Badoere, organizzata nella suggestiva cornice della Rotonda, una monumentale costruzione realizzata per il mercato del lunedì su autorizzazione della Serenissima Repubblica di Venezia (1645). Giornata clou è domenica primo maggio: anche in questa occasione ci sarà una contorno di altri prodotti della terra.
Una festa di primavera, che consentirà di gustare sul posto piatti tipici, preparati secondo ricette tradizionali e innovative. Come a Zero Branco, anche a Badoere sarà presente OPO Veneto con un proprio stand, curato da Federico Nadaletto, che è anche consigliere del consorzio di tutela dell’asparago di Badoere IGP.