Grecia: in calo la produzione di kiwi, ma con export in crescita
I mercati europei sono stati infatti connotati da una diminuzione delle produzioni e da una domanda molto bassa; malgrado ciò, maggiori volumi di export hanno caratterizzato la prima metà della campagna di kiwi greco di quest'anno.
Secondo i dati forniti da Frangistas George, presidente dell'associazione Incofruit, alla data del 21 gennaio 2011 le esportazioni greche avevano raggiunto le 28.689 tonnellate, contro le 21.750 della stessa data del 2010.
"Questa è una stagione strana per il kiwi greco - ha detto l'amministratore delegato di Protofanousi, Gorge Kallitsis - La riduzione delle produzioni (che ha colpito anche l'Italia) è stata del tutto inaspettata, in quanto vi sono state molte nuove aziende nel Paese che avrebbero dovuto invece incrementare il raccolto. Inoltre, la domanda dall'Europa (compresa l'Europa centrale e il Regno Unito) è stata quasi assente, così finora abbiamo lavorato principalmente con altri mercati, in particolare la Russia e l'Ucraina, ma anche l'Estremo Oriente (Hong Kong) e qualcosa l'abbiamo spedita in Medio Oriente. Ma la qualità è molto buona: gli esperti dicono che il kiwi greco di questa campagna è caratterizzato da un grande sapore, accompagnato da un grado Brix (tenore zuccherino) molto buono".
Aristidis Beis, responsabile export per Karanikolas, conferma che la qualità quest'anno è superba: "Abbiamo avuto un clima umido in ottobre, cosa che se da una parte ha ritardato il programma di raccolta, dall'altra ha contribuito ad aumentare i livelli di zuccheri".
Considerando i mercati dell'export, l'Estremo Oriente - e la Cina in particolare (a seguito del protocollo firmato dai due Paesi due anni fa) - stanno sempre più diventando un obiettivo raggiungibile per gli esportatori di kiwi greco.
Zeus Kiwi è una delle aziende rivolte alla Cina. Christina Manossis, direttore generale di Zeus Kiwi, ha detto che l'azienda conta di inviare le prime spedizioni di kiwi già nella stagione in corso (2010/11), dopo aver ricevuto l'accreditamento da parte delle Autorità fitosanitarie cinesi (AQSIQ) il 28 dicembre scorso (vedi precedente articolo).
