La Regione Sardegna propone un coordinamento delle Regioni UE per la nuova Pac
La nuova Politica agricola comune (Pac), in cui le poche regioni ricche e iperproduttive dovranno lasciare il passo a quelle più deboli ma più produttive in termini di beni pubblici, potrebbe tradursi in un aumento dell'81% degli aiuti finanziari per la Sardegna, finora pari a oltre 190 milioni di euro l'anno, secondo quanto stimato dall'esperto di politiche agricole, Angelo Frascarelli, docente all'Università di Perugia, durante il convegno di Ozieri. All'iniziativa hanno partecipato anche l'assessore degli Enti locali Nicola Rassu, parlamentari sardi e consiglieri regionali, presidenti di cooperative lattiero-casearie, oltre ad allevatori e agricoltori di tutta la Sardegna.
La proposta dell'assessore è stata concordata con il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, anche perché quanto discusso oggi in Sardegna anticipa ciò che domani a Roma sarà al centro del Forum nazionale sulla Pac. "La nuova politica agricola - ha detto Prato - farà bene non solo alla Sardegna ma a tutte quelle realtà penalizzate negli ultimi 40 anni ma che da sempre producono, oltre al cibo, valori intangibili di inestimabile valore come la tutela ambientale e sociale".
"Vogliamo appoggiare la proposta del commissario europeo all'agricoltura Ciolos", ha detto l'assessore Prato, "dando vita a un coordinamento a sostegno della nuova Pac condiviso da diverse regioni italiane ed europee con modalità produttive, vocazione alla multifunzionalità e cultura rurale simili alla nostra".