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Scheda prodotto: il melone

Il melone (Cucumis melo) è una pianta rampicante della famiglia delle Cucurbitaceae. Il termine melone indica sia il frutto, sia la pianta stessa, a seconda dei contesti in cui viene utilizzato. È largamente coltivata per i suoi frutti commestibili, dolci e profumati.

Origini
Di probabili origini africane (secondo alcuni invece dall’Asia, nell’antica Persia), nel V secolo a.C. il popolo egizio iniziò ad esportarlo nel bacino del Mediterraneo e arrivò in Italia in età cristiana, come documentato da Plinio (I secolo d.C.) nel suo libro Naturalis Historia che lo uniformò al cetriolo a forma di mela cotogna, melopepaes.

Durante l’Impero Romano, il melone si diffuse rapidamente (utilizzato, però, come verdura, servito in insalata) tanto che al tempo dell’imperatore Diocleziano, venne emesso un apposito editto per tassare quegli esemplari di melone che superassero il peso di 200 grammi.

Botanica e varietà
Il melone coltivato appartiene alla sottospecie Cucumis melo il cui frutto, polimorfo, ha dato vita a numerose varietà. Le più importanti sono:

Il melone come frutto (raccolto a maturazione)
:
- gruppo Cantaluopensis o meloni cantalupo, di media grandezza, superficie liscia, polpa giallo-arancio, chiamati così perché portati da missionari asiatici al Castello pontificio di Cantalupo, sui colli di Roma;


Meloni del gruppo Cantalupo.

- gruppo Reticulatus, o meloni retati, di media grandezza, polpa bianca o giallo-verde, con superficie reticolata;


Melone retato.

- gruppo Inodorus, meloni d’inverno, polpa biancastra o rosata con buccia liscia, dal gusto intermedio tra la pera ed il melone, costituiscono il tipico piatto di Natale nella tradizione siciliana ed italiana in generale.

Il melone come ortaggio (raccolto prima della maturazione):
- gruppo Flexuosus, melone serpente o tortarello, vengono utilizzati crudi alla stessa maniera del cetriolo;
- gruppo Momordica, melone amaro, utilizzato principalmente come pianta medicinale perché ricco di vitamina A, C e E.

Descrizione
È una pianta erbacea strisciante o rampicante, annuale. Le radici fibrose possono estendersi nella terra anche oltre i 150 centimetri; il fusto, ricco di peluria, è ramificato con cirri; le foglie sono alterne, lunghe più di dieci centimetri, quanto il picciolo.

I fiori, gialli a 5 lobi, sono generalmente monoici (sessi separati su due fiori distinti) e compaiono normalmente prima quelli maschili riuniti in infiorescenze. Nonostante la copiosa fioritura, che dura tutta l’estate da maggio a settembre, solo il 10% diventa frutto.


Pianta del melone.

Caratteristiche del frutto
Il frutto del melone è voluminoso, di forma ovale o tondeggiante e sulla buccia sono visibili delle divisioni "a fette". La buccia è pressoché liscia o appena rugosa, il colore può variare da un giallo pallido ai toni del verde.

La polpa varia dal bianco all’arancio ed è succosa e molto profumata quando raggiunge la maturazione. La cavità centrale, fibrosa, contiene molti semi.

Aspetto economico
La produzione mondiale dei meloni si aggira intorno a 27 milioni di tonnellate. I principali Paesi produttori sono la Cina (che da sola produce il 51,4 % della produzione mondiale), Turchia, USA, Spagna, Marocco, Romania, Iran, Israele, Egitto e India.

Il rendimento medio è di 211 quintali ad ettaro, ma arriva a 333 quintali ad ettaro nei Paesi Bassi e a 346 quintali ad ettaro negli Emirati Arabi Uniti. In Europa, oltre la Spagna (un milione di tonnellate), figurano tra i principali paesi produttori l’Italia (580.000 tonnellate) e la Francia (300.000 tonnellate).

Fonte: Wikipedia/Internet

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