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Riscaldamento globale: arance spagnole e uve italiane destinate all'estinzione in questo secolo?

Secondo le previsioni, in alcuni luoghi il cambiamento climatico dovuto al riscaldamento globale colpirà in modo particolarmente duro. Entro una generazione, le temperature estive nel Bacino del Mar Mediterraneo potrebbero aumentare di almeno 7 gradi.

A lanciare l'allarme è l'Unione Europea. Nel 2003 a causa di un'ondata di caldo, 70.000 persone sono decedute in tutta Europa. Tra 70 anni, questo numero rischia di raddoppiare.

In occasione del vertice sul clima tenutosi nella città messicana di Cancun (29 novembre-10 dicembre 2010), alcuni scienziati hanno annunciato che la temperatura media sul nostro pianeta aumenterà quasi inevitabilmente di 4 gradi entro il 2060. Questo significa anche che alcuni luoghi risulteranno dei veri e propri "forni", come appunto nel Bacino del Mediterraneo.

Un cambiamento climatico tanto drastico non avrebbe dovuto verificarsi se non tra qualche secolo. I bambini che oggi nascono in paesi quali Spagna e Italia, avranno invece a che fare con il riscaldamento globale.

Durante i mesi estivi è previsto un numero maggiore di morti a causa dell'afa estrema, mentre le tipiche colture del sud dovranno essere trasferite in territori più a nord; piante particolari quali la stella alpina svizzera, infine, non sopravviveranno. E' lo scenario sud-europeo che descrive l'Agenzia europea per l'Ambiente (EEA).

Acqua
Sulle Alpi, già da qualche decennio sono scomparsi i ghiacciai. Per il nord del continente si prevede il 20% in più di precipitazioni e nell'area del Mediterraneo dovrebbero raddoppiare i giorni con temperature a partire da 40,7

"Bisognerà fare una scelta tra acqua da destinare all'agricoltura e acqua da bere", spiega Jacqueline McGlade, presidente della EEA. Prodotti tipicamente sud-europei rischiano di scomparire in questo secolo: arance spagnole, lavanda francese, uve italiane, ecc.


Attualmente si registra già un aumento di +1,3 °C

La temperatura media in Europa risulta già più elevata di 1,3 °C rispetto al periodo compreso tra il 1850 e il 1899. A livello globale si parla di un surriscaldamento di 0,7 gradi. In questo secolo le precipitazioni in Nord Europa saliranno del 10-20%, mentre nelle aree meridionali si vedrà sempre meno pioggia. "Oltre al tempo nuvoloso, al sud bisogna trovare una soluzione alla carenza di risorse idriche. Sarà necessario trasferirsi dove c'è maggiore sicurezza di poter sopravvivere".

Fonte: De Morgen.be