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Pil: Confagricoltura, a rischio i redditi degli agricoltori

Il Pil italiano aumenta, mentre continua a diminuire il valore aggiunto agricolo. Lo sottolinea Confagricoltura in relazione alla stima preliminare dell’Istat sul prodotto interno lordo nel III trimestre 2010 (+1,0% rispetto al terzo trimestre del 2009 e +0,2% rispetto al trimestre precedente).

L’entità della flessione in agricoltura è stata già valutata nei giorni scorsi da Ismea - ricorda Confagricoltura - secondo cui il valore aggiunto agricolo nel III trimestre 2010 è calato dell’1,9% rispetto al precedente e dello 0,8% rispetto al terzo trimestre del 2009.

Se fosse confermata questa tendenza, a fine anno il valore aggiunto agricolo calerebbe del 2,6%, proseguendo la performance negativa degli ultimi anni. Confagricoltura evidenzia, infatti, che il valore aggiunto in agricoltura è diminuito negli ultimi sei anni di 2 miliardi, passando da 30 a 28 miliardi di euro circa; meno 7,4%. Se si eccettua la "ripresina" del 2007-2008, i tassi di variazione degli ultimi anni sono sempre stati negativi.

"Il fatto è – commenta Palazzo della Valle – che al di là della classica tendenza anticiclica del settore primario rispetto al totale dell’economia, qui sembra si vada consolidando un calo del valore della produzione agricola, non controbilanciato da una flessione proporzionale dei consumi intermedi. Se proseguirà questo trend potremmo registrare un’altra annata con redditi in flessione per gli agricoltori. Una situazione che richiede anche interventi politici urgenti e mirati, per riequilibrare i mercati e dare fiducia agli operatori".



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Data di pubblicazione: