"Italia: "Sempre piu' difficile avviare un'impresa agricola"
"Avviare un’impresa in agricoltura, e poi gestirla, è una fatica titanica - rileva Motolese - Ad esempio, un’azienda agricola media ha un carico burocratico che Confagricoltura ha quantificato in due giorni di lavoro a settimana e oltre 100 in un anno, che vengono sottratti all’attività imprenditoriale vera e propria".
"Una nostra ricerca - ricorda il presidente dei giovani di Confagricoltura - individua nelle imprese condotte da giovani quelle con una maggiore vitalità, che innovano, si collocano in nicchie di mercato remunerative e puntano su politiche commerciali evolute. Ma proprio perché queste imprese hanno maggiori prospettive di medio e lungo termine serve un quadro legislativo stabile con politiche mirate, che diano sostegni e certezze almeno quinquennali ai giovani che si mettono in gioco, per permettere di programmare gli investimenti".
"Confagricoltura - conclude Nicola Motolese - ha sempre sottolineato la centralità dell’agricoltura, settore portante su cui sviluppare le filiere, in primis quella alimentare; ma non solo. Il comparto agroalimentare rappresenta il 15-16% del Pil, senza considerare le positive ricadute socio-ambientali e culturali generate a favore della collettività. E poi c’è il contributo importantissima in termini occupazionali di oltre un milione di dipendenti agricoli".