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Corrado Guardigli, Direttore Generale di INFIA:

"Natura e ambiente? Ci sono legato a doppio, anzi a triplo filo!"

Possiede un'invidiabile "collezione" di alberi da frutta di diverse varietà, giudica pappagalli in gara e fa il manager. Questo in sintesi un profilo di Corrado Guardigli, Direttore generale di INFIA, azienda premiata a Macfrut per imballaggi che, grazie ad una serie di fori supplementari, abbassano i tempi di refrigerazione dei prodotti ortofrutticoli, allungandone la shelf life.


Il momento della premiazione di Corrado Guardigli da parte del sindaco di Cesena, Paolo Lucchi.

Ma procediamo con ordine. A Cesena, sabato 24 e domenica 25 ottobre 2010, si è svolta la Mostra Ornitologica Internazionale, con migliaia di pennuti, appartenenti a parecchie specie, dai canarini ai pappagalli. La Mostra è stata preceduta da alcuni giorni di intenso lavoro da parte dei giudici, che analizzano, osservano e giudicano i soggetti portati per i vari Concorsi.

Fra i Giudici Internazionali c’è un volto assai noto nell’ambiente dell’ortofrutticoltura: Corrado Guardigli, Direttore Generale di Infia, l’azienda che produce packaging per alimenti e in particolare per frutta ed ortaggi. Grazie al maggior numero di voti ricevuti da visitatori e espositori, Infia, è stata premiata con l’Oscar per l’innovazione di Macfrut 2010 per la sua cestella sagomata, in grado di proteggere la pera e, soprattutto, realizzata in materiale biodegradabile.

Allora, Guardigli, Lei l’ambiente lo ha come principio?
"Sono nato in campagna e avrei voluto fare l’agricoltore. Nei miei due ettari ho 30 tipi di peschi, 20 piante diverse di susine, 15 alberi di altrettante varietà di albicocche, 12 ciliegi e fra i kaki ce ne è uno che sono andato a prendere in Israele. Oltre a questo hobby, ho sempre avuto una forte passione per gli animali. Sin da ragazzino, quando mi trovai con un canarino e due galline".

Ambiente e animali: sono parte della sua esistenza?
"Certo. Negli anni '70 sono arrivato a "collezionare" tanti fagiani, mi ricordo che andai in Olanda per acquistare una femmina da 100mila lire (e all'epoca ne guadagnavo 110mila!). La svolta venne quando un amico mi regalò alcuni pappagalli, detti Inseparabili, e io continuai ad arricchire la "collezione", fino a raggiungere 800 pappagallini!".

La passione però non è solo nell’allevarli, perché da Massalombarda (dove risiede), Guardigli iniziò a studiarne i criteri di catalogazione e nel '93 scrisse quello che tuttora è un testo fondamentale per i Concorsi di categoria. Di qui a diventare Giudice Italiano e poi Giudice Internazionale il passo è stato breve.


Corrado Guardigli, in veste di giudice ornitologico.

Meno breve (e certamente con meno soddisfazione) la separazione dalla sua collezione… pennuta, che però ha trasformato in seguito in un'importantissima "collezione" di varietà di piante da frutto.

Da due anni, infine, ha coronato un suo sogno. Vuole parlarcene?
"Sì. Ho aperto la "mia" Fattoria, con una trentina di varietà di galline, altrettante di colombi, una quindicina di specie di anatre e 6 di oche. Sono ritornato anche ai fagiani (ne ho solo 10 razze, però), con tacchini e in più 4 cavallini mini pony e delle caprette. La mia fattoria incomincia ad essere conosciuta, tramite il passa-parola, tanto che ogni domenica ho gente in visita. Mi piace vedere stupore e meraviglia negli occhi dei ragazzini, quando scoprono la gallina o l’anatra o la capretta".

In questo senso c’è coerenza fra il "contadino" e l’imprenditore Guardigli, anche sotto l’angolazione della particolare attenzione alla nuove generazioni. Come INFIA, Guardigli sponsorizza infatti parecchie squadre baby (dal Forlimpopoli al Faenza).
Data di pubblicazione: