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"Iniziativa "Veneziani x Venezia"

"L'azienda "Gli Orti di Venezia" partecipa al progetto di restauro della Statua del Gobbo di Rialto, uno dei monumenti piu' affascinanti di Venezia"

La ditta Paolo Tamai di Quarto d'Altino (VE), che distribuisce le insalate con il marchio "Gli Orti di Venezia", ha annunciato l'adesione al progetto "Veneziani x Venezia" lanciato da Fondaco, in collaborazione con il Comune di Venezia.

Da oggi, acquistando le confezioni d'insalata, sulle quali è stato posizionato anche il marchio di Venezia realizzato da Philippe Starck, prende avvio questo innovativo progetto imprenditoriale attraverso il quale in primavera verrà realizzato il restauro della statua del Gobbo di Rialto in Campo San Giacometto, ai piedi del famoso Ponte.




La scelta di Paolo Tamai di aderire al progetto "Veneziani x Venezia" nasce dal desiderio di rafforzare la propria immagine aziendale e da un grande senso di appartenenza alla propria realtà culturale.

"L’obiettivo di radicalizzare l’attività su Venezia – dice Paolo Tamai titolare dell'omonima azienda – trova forza nella convinzione che la nostra città rappresenta concretamente un valore. Mi sembra quindi eticamente giusto, nel momento in cui si utilizza l’immagine ed il nome di Venezia, fare seguire un impegno diretto, ovviamente in linea con le proprie possibilità, per contribuire alla salvaguardia di questo immenso patrimonio storico-artistico".


Un momento della conferenza stampa di presentazione dell'adesione di Paolo Tamai all'iniziativa "Veneziani x Venezia".

"L’imprenditore che agisce a Venezia o che propone prodotti riconducibili a Venezia – continua Tamai – 'esiste' perché esiste Venezia. Investire parte delle risorse finanziarie in questo tipo di comunicazione è un modo concreto per garantire il futuro alle opere d’arte, così come uno strumento per rafforzare l’immagine aziendale attraverso un linguaggio innovativo. Continuità all’arte e continuità all’attività imprenditoriale".

Paolo Tamai da anni distribuisce insalate ottenute da produzione integrata lavate e pronte all'uso (consumo) con il marchio di proprietà "Gli Orti di Venezia". Un marchio che accomuna la tradizione del mangiare sano unitamente ad un elevato standard igienico-sanitario, ottenuto grazie ad un ciclo di produzione altamente tecnologico garantito dall'azienda produttrice "L'Insalata dell'Orto". Oltre trenta punti vendita nel centro storico (nei quali da oggi sarà possibile trovare le nuove confezioni dei prodotti) e la presenza in quasi tutti i supermercati dei camping del litorale del Cavallino.



L’imprenditore veneziano ha così deciso di impegnarsi direttamente e accettare la sfida del recupero di uno dei monumenti più affascinanti di Venezia, la colonna del bando, nota ai più come "il gobbo di Rialto".

"Fondaco mi ha proposto il restauro di questa statua, perché si trova nel cuore del 'centro commerciale' di Venezia: il Mercato di Rialto. Ho trovato questo progetto – continua Tamai – molto bello ed in linea con la mia attività e da qui ho colto l’occasione per studiare la nuova immagine aziendale che oggi propongo. Con orgoglio sulle confezioni dei miei prodotti che, oltre ad essere acquistate dai veneziani, sono molto gradite ai turisti, da oggi oltre alla stampa del ponte di Rialto ci sarà il marchio di Venezia sotto il quale colgo l’occasione d’invitare tanti altri imprenditori".

"L'unione fa la forza recita il vecchio detto – conclude Tamai – proviamoci con convinzione e tutti ne trarremo beneficio, in particolare Venezia".

Contatti:
Paolo Tamai
Insalate gli Orti di Venezia
Tel.: +39 0422 825311

Enrico Bressan
Fondaco srl
Palazzo Gradenigo
Rio Marin - Santa Croce 764
30135 Venezia
Tel.: +39 041 0991300
Fax: +39 041 0990549
Cell.: +39 348 0105039

Cenni storici
Scolpito nel 1541 da Pietro Grazioli, ha subito un primo restauro nel 1836, come è indicato da una iscrizione presente sullo stesso. La Pietra del Bando, nota come il Gobbo di Rialto, consta di una figura virile accovacciata, (opera del 1541 di Pietro Grazioli da Salò) che sostiene sulle spalle un dado di pietra, al quale si accede per una breve scalinata.

Qui un tempo saliva il banditore e, come sull’analogo manufatto di Piazza San Marco, leggeva pubblicamente i bandi, le ordinanze, i proclami, le condanne e simili, della Repubblica. Per questi motivi molto spesso nottetempo dei buontemponi la ricoprivano con testi satirici, lazzi, sarcasmi, ma anche denunce morali e avvisi politici: insomma il Gobbo di Rialto è una sorta di statua umanizzata che aveva il potere di dare voce a chi non ce l’aveva.

Il Campo fu il cuore pulsante del vasto centro commerciale del mercato di Rialto e del porto cittadino. La zona fu scelta con accuratezza: situata all’interno della curva centrale del Canal Grande, presentava un notevole sviluppo di rive d’approdo per le numerose imbarcazioni che, in questo modo, potevano facilmente accedere alla zona del mercato. 
Data di pubblicazione: