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Di Giambattista Pepi

Eco Farm Srl di Butera (CL) scommette sull’innovazione per competere sui mercati

Innovare per restare competitivi in un mercato in costante divenire. Più che un auspicio, è un imperativo. Al quale le imprese, soprattutto le piccole e le medie che costituiscono il nerbo del sistema produttivo italiano, non vogliono e, spesso, non possono sottrarsi, pena il loro declino e la loro scomparsa.

E’ sempre più diffusa tra gli imprenditori la consapevolezza e la convinzione che soltanto chi innova i prodotti, i processi produttivi e i sistemi organizzativi, ha chance di competere nel mercato globale. Un esempio? Giunge da Butera, il centro collinare a settentrione del pianoro di Gela, a sessanta chilometri da Caltanissetta, con un’economia ancora fortemente agricola (cereali, agrumi, carrube, mandorle e frutta), dove Eco Farm, società a responsabilità limitata fondata da Michele Buzzi, Salvatore Fontanazza e Rocco Enrico Patrì, originari di Riesi, alto centro agricolo nisseno (uva da vino, mandorle e olivi) nella basse valle del fiume Salso, ha fatto della ricerca innovativa il "motore" del proprio sviluppo.


Lo stabilimento in piena attività

Eco Farm, un’impresa all’avanguardia
L’impresa, attraverso forti iniezioni di innovazioni, si è mantenuta al passo con i tempi: integrata nel territorio, tecnologicamente all’avanguardia, fortemente proiettata sui mercati italiani ma soprattutto esteri, con produzioni frutticole di pregio tracciate, certificate e garantite. E con numeri di tutto rispetto: annovera 25 imprenditori che conferiscono, con una superficie agraria complessiva di 570 ettari (tra quella propria della società e quella di terzi), una produzione media annua di 7.500-8.000 tonnellate tra pesche, nettarine, uva da tavola e da vino e meloni, ed un fatturato stimato nel 2010 di 5 milioni di euro (4 milioni di euro nel 2009), realizzato per il 65% all’estero (Francia e Spagna anzitutto, ma anche Inghilterra e Germania) ed il resto in Italia, esclusivamente nel canale della GDO.
 
"La predisposizione verso le applicazioni innovative è un dato costitutivo del nostro essere imprenditori" dice Rocco Enrico Patrì, presidente della società. "Produciamo pesche e nettarine. Annoveriamo quaranta varietà in modo da avere un calendario di offerta che va dal 24 maggio a tutto ottobre. Eppure c’è una sorta di turnover, nel senso che seguiamo il trend dei consumi sul mercato e quando notiamo che un prodotto comincia a perdere quota nella 'hit parade' delle preferenze dei consumatori e abbiamo il conforto dei distributori, che la nostra non è soltanto una sensazione ma un dato riscontrabile, allora lo sostituiamo con un altro, che susciti il gradimento e il consenso dei consumatori".


Il presidente di Eco Farm, Rocco Enrico Patrì, insieme a dipendenti e collaboratori

Approvato un progetto di ricerca sui sistemi produttivi
L'ultima iniziativa, in ordine di tempo, parlando di innovazioni di processo e di sistema, riguarda gli strumenti che si dovranno mettere a punto e testare sul campo, per consentire il miglioramento nella gestione degli impianti produttivi e del prodotto finale, con un beneficio in termini di riduzione dei costi di produzione.
 
E’ questo l’obiettivo del progetto "Applicazione di strumenti di precisione innovativi per il monitoraggio delle risorse ambientali e per il miglioramento delle qualità dei frutti di pesco lungo la filiera", che, nell’ambito della Misura 124 ("Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo ed alimentare ed in quello forestale") del PSR 2007 – 13, vede Eco Farm come capofila.

Gli altri partner sono: la Facoltà di Agraria, il Dipartimento di Morfologia, Biochimica, Fisiologia delle produzioni animali e il Dipartimento di Scienze degli alimenti dell’Università degli studi di Messina, la Facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Palermo, il Consorzio di ricerca per l’innovazione tecnologica agrobiopesca di Palermo, il Centro regionale per le tecnologie alimentari (CERTA) di Foggia, il Consorzio di ricerca bioevoluzione Sicilia di Santa Margherita Belice (Agrigento), Pantagro Consulting Srl di Palermo e la Confagricoltura di Caltanissetta.


Nettarine della varietà Big Bang
 
Approvato dal dipartimento agli Interventi strutturali dell’assessorato alle Risorse agricole ed alimentari della Regione Siciliana, il progetto è in attesa del decreto di finanziamento, per un importo complessivo di un milione di euro, di cui l’80% di fondi pubblici.

Monitoraggio dei parametri ambientali e dello stadio di maturazione dei frutti
Il progetto prevede la realizzazione di un campo dimostrativo per ottimizzare due diverse varietà di pesco, attraverso una rete sofisticata di strumenti applicativi di monitoraggio dei parametri ambientali (biotici e abiotici), con relativo software di gestione automatica delle risorse irrigue, nonché strumenti di analisi dello stadio di maturazione del frutto e sensori di temperatura nei pallet per il monitoraggio della catena del freddo.

"Lo scopo è pervenire ad un modello di gestione adeguata, razionale ed economica dell’impianto produttivo e stabilire l’epoca più propizia per la raccolta di frutti con caratteristiche organolettiche e merceologiche idonee alla commercializzazione e al consumo, come, ad esempio, la colorazione, la consistenza, il grado Brix di tenore zuccherino", esemplifica Patrì.


Nettarine della varietà Morsiani 90

Dal 1994 ad oggi un "work in progress"
Dall’epoca della costituzione, nel 1994, Eco Farm ne ha fatta di strada. Una strada diritta, senza scorciatoie, per giungere direttamente ai mercati, con produzioni di alto profilo qualitativo. Una sorta di "work in progress" senza fine.
 
Primo passo in questa direzione: fare produzioni frutticole di qualità, secondo disciplinari di produzione concordati con la GDO. Pesche, nettarine, uva da mensa e da vino, meloni sono ottenute con metodi di coltivazione integrata su terreni calcareo- argillosi in gran parte, di medio impasto in alcuni casi, raramente sabbiosi, situati in colline (da 200 a 400 metri di altitudine) che beneficiano di un clima mite.
Secondo passo: la commercializzazione diretta del prodotto.

L’azienda è dotata di due stabilimenti tecnologicamente molto avanzati, con una superficie di 3.500 metri quadri, integrati da altri 1.000 metri quadri di celle frigorifere (per la refrigerazione e la conservazione del prodotto) dove la frutta viene processata, confezionata e spedita.


Pesche della cultivar O'Henry

Terzo passo: far rotta verso la GDO. "La GDO ci è congeniale perché condividiamo la politica della programmazione. Loro programmano in funzione del consumo, noi programmiamo in funzione della distribuzione e del consumatore finale. Loro vogliono come noi prodotti di qualità, con un giusto rapporto qualità/prezzo. Loro stanno sul mercato, come noi", dice Patrì.

Le finalità sociali dell’impresa
"Abbiamo l’ambizione di crescere e far crescere con noi il territorio nel quale operiamo" dice Patrì. "Creiamo ricchezza, che ridistribuiamo lungo la filiera, valorizziamo le produzioni agricole di pregio, tutelando il territorio e proteggendo l’ambiente, creiamo occupazione. Oltre al profitto, che è nella logica di chi fa impresa, noi ci occupiamo e preoccupiamo anche di assolvere a finalità sociali, dando opportunità di crescita e sviluppo alla nostra terra".


Cassette di pesche pronte per la spedizione

Eco Farm S.r.l. in cifre
Soci fondatori: 3
Soci conferitori: 25
Superficie agraria utilizzata: 570 ettari
Produzione media annua: 7.500-8.000 tonnellate
Fatturato 2010 (stima): 5 milioni di euro.
Mercati: estero (65%) Italia (35%).

Contatti:
Sede sociale:
Via Leone XIII, 1/d - Caltanissetta
Stabilimenti:
Contrada Judeca Butera – Caltanissetta

Tel.: (+39) 0934 921558
Fax: (+39) 0934 922362
E-mail: [email protected]
Web: www.ecofarmitalia.com 
Data di pubblicazione:

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