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Una vetrina dell'innovazione in frutticoltura

"Mezzolombardo (TN): resoconto dell'incontro "Porte aperte a Maso Part"

Più di duecento frutticoltori hanno partecipato ieri, 11 agosto 2010, alla Rupe di Mezzolombardo (provincia di Trento), all’incontro "Porte aperte a Maso Part", per aggiornarsi sui principali risultati dell’attività sperimentale condotta dall’Istituto Agrario di San Michele all’Adige.

Meccanizzazione in frutticoltura, architettura degli impianti, miglioramento genetico e difesa dalle malattie, sono stati i principali temi affrontati nel corso dell’evento, organizzato dal Centro Trasferimento Tecnologico, che si è svolto nei frutteti dell’azienda agricola dove da circa 40 anni si conducono prove e sperimentazioni su melo e pero.

Dopo l’intervento di apertura del dirigente Michele Pontalti, gli esperti Alberto Dorigoni, Pierluigi Magnago, Nicola Dallabetta e Luisa Mattedi hanno illustrato ai frutticoltori, divisi in quattro gruppi, i principali risultati e novità.



Più meccanizzazione nei frutteti
Per aumentare la sostenibilità della frutticoltura si sta verificando la possibilità di meccanizzare diverse operazioni colturali fino ad oggi effettuate a mano o con l’ausilio della chimica, come la regolazione della carica, la potatura, il controllo della vigoria e la lotta alle malerbe. Dopo il successo della macchina per diradare, anche la potatura meccanica di fine primavera conferma di essere un mezzo molto più potente dei fitoregolatori di origine chimica per plasmare il frutteto, rendendo agevoli tutte le operazioni colturali, raccolta compresa, senza causare perdite significative di produzione.

Nuove varietà e meleti resistenti alle malattie
I frutticoltori hanno osservato in campo i migliori cloni delle varietà oggi più diffuse, quali Golden Delicious, Gala e Red Delicious, alcune varietà resistenti alla ticchiolatura che mostrano un miglioramento della qualità del frutto, e le selezioni più interessanti ottenute nell’ambito del programma di miglioramento genetico del Centro ricerca e innovazione che mira ad ottenere frutti di polpa croccante e succosa, molto conservabili, ricchi di polifenoli e provenienti da piante che richiedano pochi interventi di difesa chimica.

Forme di allevamento a più "assi" per gestire meglio il frutteto
Allevare le piante con due o più assi significa non solo semplificare le operazioni colturali, ma anche impostare sin dal principio i frutteti in modo da poter beneficiare al massimo della meccanizzazione. Nella giornata Porte Aperte sono state confrontate le forme tradizionali a spindel con quelle a più assi. Ovviamente le forme in parete, facilmente ottenibili a partire da alberi con due assi, sono particolarmente adatte al diradamento e al diserbo meccanico.


 
Anche il 2010 anno problematico per la ticchiolatura
All’azienda di Maso delle Part, utilizzata da anni come "punto di osservazione" dell’evoluzione di fitofagi e malattie del melo in Val d’Adige, si è manifestata con una certa virulenza per il terzo anno consecutivo la ticchiolatura, anche se la stagione calda ed asciutta, che ha finora caratterizzato l’estate, ha permesso un tamponamento importante. Con la collaborazione dell’Ufficio Prodotti Biologici della Provincia di Trento si stanno testando diversi fungicidi utilizzabili in frutticoltura biologica. Per quanto riguarda gli scopazzi e le psille del melo nelle diverse aziende dell’Istituto Agrario di San Michele continua il monitoraggio dell’evoluzione.


Data di pubblicazione: