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Di Giambattista Pepi

La Solagri di Sant’Agnello di Sorrento (NA) valorizza il Limone ovale di Sorrento IGP mettendo insieme produttori e industriali

Creare una partnership agro-industriale che, facendo leva sulla tutela e sul rilancio del Limone ovale di Sorrento, innescasse sul territorio un circuito economico virtuoso in grado di generare e distribuire ricchezza in modo equo tra i protagonisti. E’ il merito più grande di cui Solagri, la Società cooperativa di Sant’Agnello di Sorrento (provincia di Napoli), può andare oggi giustamente fiera.

La lunga marcia di Solagri
Solagri nasce nel 1994 ad iniziativa di Mariano Valentino Vinaccia, giovane agricoltore ed ex capitano di lungo corso della Marina mercantile americana. Smessa l’uniforme e tornato a casa, Vinaccia decide di mettere l’esperienza maturata all’estero e la passione civile che lo anima al servizio di una causa che ritiene importante per la promozione della Penisola Sorrentina: salvare il Limone di Sorrento, un prodotto agricolo di pregio, coltivato ancora alla vecchia maniera, ma minacciato dal progressivo abbandono con il rischio di perdere, insieme ad una microeconomia, anche un connotato caratteristico di un territorio dal grande fascino.

"L’impresa era facile a dirsi, ma difficile a farsi, a causa del fatalismo, dello scetticismo, dell’individualismo e talora dell’egoismo che irretiscono e frenano le popolazioni meridionali, per altro compensate da altre eccellenti qualità come l’attaccamento ad alcuni valori e alle tradizioni", racconta Vinaccia.

L’avvento sul mercato europeo del limone proveniente da Paesi emergenti che offrivano un prodotto con un buon rapporto qualità–prezzo, la realtà di un territorio che, a causa della sua stessa orografia, non consentiva l’adozione di metodi di coltivazione moderni in alternativa a quelli tradizionali, che consentissero di abbattere i costi, e la mancanza di politiche di commercializzazione adeguate, rischiavano di portare all’emarginazione il Limone di Sorrento e al collasso le imprese che lo producevano.

Vinaccia si mise di buzzo buono e, confortato e sostenuto da chi ne condivise la visione e la missione, riuscì con una dedizione assoluta non soltanto ad evitare una deriva che sembrava ineludibile, ma ad avviare un’energica azione di tutela e rilancio della coltura del Limone di Sorrento. "Ancora oggi, quando ripenso all’azione sviluppata non riesco quasi a credere ai miei occhi, a quello che siamo riusciti a compiere", confida sospirando.

Così, poco per volta, la Cooperativa Solagri, che oggi riunisce 250 tra proprietari e conduttori di limoneti, diventa prima un baluardo a difesa di questo frutto emblematico di un territorio affascinante e, successivamente, un "trampolino di lancio" per avviare una politica di valorizzazione del limone locale.

Per giungere a tanto, occorreva arrivare alla tutela del prodotto. Dal 2000, grazie all’impegno di Solagri, il Limone ovale di Sorrento conquista l’Indicazione Geografica Protetta (IGP) dalla Comunità europea: cioè, da quel momento, il "Limone ovale" è solo quello prodotto nella Penisola Sorrentina e nell’Isola di Capri.


Agrumeto di Tenuta il Pizzo con limoni di Sorrento IGP e aranci di Sorrento

La capacità produttiva di Solagri
La cooperativa diventa allora un punto di riferimento nella raccolta, selezione, lavorazione del Limone, che viene confezionato con infinita cura e distribuito sui mercati nazionali ed esteri più attenti alla qualità.
 
Solagri produce mediamente ogni anno circa 1.700 tonnellate di limoni di Sorrento IGP, 80 ton di succo di limoni di Sorrento IGP, 20 ton di olio extra vergine al limone di Sorrento IGP e all’arancia di Sorrento e 90.000 chili di marmellate, sempre da limoni di Sorrento IGP e da arance della stessa penisola, con un giro d’affari che nel 2010 si avvia a sfiorare i 2 milioni di euro.

Il target
Solagri distribuisce i limoni ovali di Sorrento principalmente sui mercati del Nord Italia.
L’olio DOP, i condimenti e le marmellate hanno invece un circuito di distribuzione diverso: ristoranti, alberghi, negozi di prodotti tipici di grande qualità sia in Italia che nel resto del mondo. I clienti sono localizzati negli Stati Uniti d’America, in Francia e in Giappone.

Il limone ovale di Sorrento IGP, un frutto straordinario, oggi è prodotto quasi esclusivamente dalle aziende associate a Solagri.

Quanto alle marmellate, sono completamente prive di coloranti e conservanti e vengono preparate impiegando oltre l’85% di frutta appena raccolta.
Gli oli, infine, sono certificati DOP.

Acquistare un prodotto Solagri significa, dunque, prima di tutto, acquistare un prodotto di qualità certificata e soprattutto non trattato chimicamente.

Il limone di Sorrento: una storia millenaria
La coltura del limone in Penisola Sorrentina vanta una storia millenaria. Qui si è diffusa una cultivar che prende nome dal territorio: il "femminello comune ovale di Sorrento", un limone di colore giallo citrino, dalla buccia di medio spessore, ricca di oli essenziali e dall’aroma e profumo forti e intensi, generoso di succo.

La presenza del limone nell’intera area costiera campana è testimoniata fin dall’antichità. Degli splendidi alberi di limoni sono, infatti, rappresentati in dipinti e mosaici rinvenuti negli scavi di Pompei ed Ercolano, città distrutte dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.

Il limone continua ad essere coltivato nella Penisola Sorrentina in età medievale e moderna e la diffusione della coltura specializzata è avviata in alcuni fondi gesuitici, come il "Gesù" di Massa Lubrense e il "Cocumella" di Sant’Agnello.


Una veduta della penisola sorrentina

Nel XVIII secolo aumenta la domanda di limone in Nord Europa e nel XIX i limoni conquistano anche i mercati americani. È richiesto per le molte proprietà benefiche per l’organismo: aumenta, infatti, le difese naturali, è disintossicante, depurativo, ha funzioni antiremautiche e ipotensive.

Nel Novecento la massima produzione ed esportazione
Ai primi del Novecento si registra la massima produzione e il culmine dell’esportazione sui mercati esteri. Si diffonde così in tutto il mondo occidentale la fama del Limone di Sorrento.

Il limone ovale di Sorrento non è una cultivar definita, ma un insieme di cloni fra i migliori e i più diffusi nella costiera sorrentina. È altamente rifiorente e, se non intervenissero i freddi invernali, fiorirebbe pressoché continuamente durante l’anno.

La raccolta dura ben dieci mesi: da gennaio a fine ottobre. La zona di produzione del Limone di Sorrento comprende gran parte del territorio dei comuni di Vico Equense, Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento, Massa Lubrense, Capri e Anacapri.

In quest’area, il Limone di Sorrento è coltivato secondo un severo disciplinare, che prevede l’uso di tecniche tradizionali e una drastica limitazione dell’uso di concimi e di pesticidi (nella foto a destra, i classici pergolati che proteggono le coltivazioni dei limoni).

Oggi la superficie coltivata a limoneto è di circa 400 ettari, mentre la produzione totale di limoni è stimata intorno ai 6.000 tonnellate, delle quali approssimativamente 2.000 certificate a marchio IGP.

La tutela dell’IGP si estende al prodotto trasformato e così i caratteri eccellenti del frutto fresco passano in marmellate, liquori, condimenti a base di olio. "Questa è stata la seconda prova ardua che abbiamo dovuto sostenere, quella che mette produttori e trasformatori industriali insieme nella valorizzazione del fresco e dei prodotti trasformati. Siamo, pertanto, riusciti a realizzare un’economia che è sostenibile per il territorio e che genera ricchezza e sviluppo per tutti soggetti dalla filiera", dice Vinaccia, che è anche presidente del Consorzio di tutela del Limone di Sorrento IGP.
 
Tra i prodotti trasformati preparati con il Limone di Sorrento IGP, il più diffuso è sicuramente il limoncello. Oggi le aziende produttrici rappresentano un importante indotto economico per tutta l’area. "E credo di poter dire alla fine – conclude Vinaccia - che questa partnership agro-industriale, a differenza di altre, funzione bene e dà a ciascuno il suo, secondo i propri meriti e le proprie capacità".



Contatti:
Solagri Società Cooperativa produttori della Penisola Sorrentina e dell’isola di Capri
Via San Martino, 8 – 80065 Sant’Agnello di Sorrento (Napoli)
Tel.: (+39) 081 8772901
Fax: (+39) 081 8772776
E-mail: info@solagri.it
Web: www.solagri.it 
Data di pubblicazione: