Sicilia: le pesche precoci Flordastar e Flordaking debuttano sul mercato
"Abbiamo raggiunto l’80% della raccolta delle pesche Flordastar e, tra martedì e mercoledì, cominceremo la raccolta e la vendita delle Flordastar e delle Majking", spiega Rosario Bono, agronomo ed amministratore dell’azienda agricola Ventimiglia di Sciacca (Agrigento).
Il prodotto, grazie alle buone condizioni meteorologiche che hanno accompagnato la fioritura e l'allegagione, e al diradamento dei frutti, è ottimo dal punto di vista qualitativo.
Pesche di varietà Flordastar.
Di forma rotondeggiante, del peso di 80-120 grammi, color rosso acceso, con la buccia liscia e 12 gradi Brix di temore zuccherino, la pesca Flordastar ha avviato la propria campagna commerciale con prezzi alla produzione di 2,50 euro al chilo. Successivamente, il prezzo ha ritracciato dai massimi, per attestarsi su 1,50 euro al chilo. Le operazioni di raccolta, selezione, lavorazione, confezionamento e consegna al mercato comportano mediamente ulteriori costi per 60-70 centesimi al chilo.
Al dettaglio, le pesche Flordastar sono state vendute a 4 euro all’inizio della campagna e a 2,50 euro a fine campagna. Ma la campagna di commercializzazione delle pesche precoci proseguirà nelle prossime settimane, con i frutti di altre varietà di pesco e nettarina. "Tra martedì e mercoledì avvieremo la raccolta e la vendita delle pesche Flordaking e delle nettarine Majking".
Le pesche Flordaking si presentano bene. Di forma rotondeggiante, di colore rosso, ma solo in parte, hanno un peso di 150-200 grammi e 12-13 gradi Brix. "I prezzi di vendita, a seconda del calibro, vanno da un minimo di 70 centesimi al chilo, ad un massimo di 1,50 euro".
Originarie della Florida, queste varietà di pesco (Flordastar, Flordaking, Flordaglo), e di nettarina (Majglo, Silverking e altre), dopo un periodo di acclimatamento e sperimentazione, sono oggi coltivate su terreni in prossimità del mare, ad un’altitudine compresa tra 50 e 100 metri sul livello del mare, e, dunque, in ambienti connotati da una temperatura mite.
"Realizzate attraverso incroci da ricercatori in Florida - racconta Rosario Bono - e poi importate in Sicilia all’inizio degli anni Novanta e sperimentate in campi–prova realizzati dall’Università di Palermo sui miei terreni, queste varietà di pesco si caratterizzano perché sono a basso fabbisogno di freddo. Sono sufficienti 100 ore di freddo (per freddo si intende una temperatura inferiore a 7 gradi centigradi) perché possano fiorire e germogliare".
Questi peschi (ma il discorso vale anche per le nettarine) fioriscono tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, più o meno nello stesso periodo in cui fiorisce il Mandorlo, un’altra drupacea famosa in Sicilia.
"Abbiamo testato diverse tecniche di allevamento di peschi, sia a vaso, sia a tridente, sia a ipsilon, ed effettuato il diradamento dei frutti in maniera più o meno accentuata, allo scopo di verificare la produttività e la qualità dei frutti", aggiunge Bono.
Attualmente in Sicilia, negli areali idonei a queste coltivazioni precoci, sono stati investiti complessivamente una ventina di ettari. Con sesti d’impianto 3 x 5, la resa media per pianta (che subisce oscillazioni in relazione al tipo di cultivar e all’operazione più o meno accentuata di diradamenti dei frutti) è di 20 chili, con una produzione di 10.000 chili per ettaro.
Per maggiori informazioni:
Dr. agr. Rosario Bono
Azienda agricola Ventimiglia
Sciacca (Agrigento)
(+39) 0925 – 85445
E-mail: b.rosario2008@libero.it