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Quali opportunita' per l'Italia?

Quella sporca dozzina nel reparto ortofrutta dei supermercati americani

E' stata recentemente realizzata negli States una guida tascabile che ha la funzione di consigliare ai consumatori quando scegliere prodotti biologici se si ha a che fare con l'ortofrutta.

La guida, che si è avvalsa dei disegni dell'artista Heidi Kenney, è divisa in due parti: The dirty dozen (la sporca dozzina), ovvero frutta e verdura con un livello generalmente elevato di pesticidi - da comprare quindi solo in versione bio - e The clean 15 (i 15 puliti), quelli con un basso livello di pesticidi, che possono essere acquistati senza preoccupazione.


A sinistra: la sporca dozzina, mentre a destra, i 15 ortofrutticoli "puliti".

La classificazione effettuata nella guida si basa su una serie di test raccolti dall’organizzazione americana Environmental Working Group che ha schedato 47 alimenti diversi in base alla presenza di pesticidi e ha creato anche un’applicazione per iPhone con la lista completa. Nella "sporca dozzina" rientrano: uva da tavola, ciliegie, mele, pere, pesche e nettarine, patate, sedano, peperoni, lamponi, fragole e spinaci.

L'iniziativa fa riflettere sul grado di affidabilità degli ortofrutticoli in commercio negli Stati Uniti d'America e sulla necessità per il nostro sistema produttivo e commerciale italiano, basato sulla produzione integrata di molti dei prodotti che oggi rientrano nella "sporca dozzina", di lavorare più alacremente alla comunicazione e alla negoziazione finalizzata all'apertura di quel mercato per la nostra frutta e la nostra verdura di qualità controllata.
Data di pubblicazione:

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