La Calabria rilancia la Cipolla Rossa di Tropea
"Generalmente in questa epoca la cipolla secca è già disponibile e commerciabile, ma le avversità atmosferiche, in particolare gli sbalzi termici tra dicembre e gennaio e il gelo di febbraio, hanno causato un ritardo nella maturazione di due settimane circa", dice Domenico Furchì, figlio di Serafino, titolare dell’omonima impresa agricola situata a S. Domenica di Ricadi (Vibo Valentia) tra gli agri di Capo Vaticano e Tropea, specializzata nella produzione, trasformazione e commercializzazione in Italia e all’estero della famosa Cipolla Rossa di Tropea.
L’azienda è tra i soci fondatori dell’Accademia tutela Cipolla Rossa di Tropea, che si propone l’obiettivo di promuovere e valorizzare questo prodotto agricolo calabrese.
"La prima fase, quella delle vendita del cipollotto non ha propriamente soddisfatto le nostre aspettative, né come prezzi, né come quantità", aggiunge Antonio Laria, amministratore di Agrofrutta, azienda di San Nicolò di Ricadi. "Le aspettative per il prosieguo della campagna invece sono positive. Il prodotto è richiesto, se non ci saranno sorprese di tipo meteorologico, dovremmo riuscire a collocarlo agevolmente sul mercato con un buon prezzo".
La Cipolla Rossa di Tropea, chiamata anche "tropeana" o calabrese, appartiene alla specie Allium cepa. Le tuniche che la compongono sono concentriche, carnose e di colorito bianco con involucro rosso. Il bulbo è di dimensioni medio–grandi. Le sue caratteristiche organolettiche, influenzate dal microclima (temperatura mite grazie alle brezze che soffiano dal mare e alla composizione chimica dei terreni, in genere freschi e limosi) sono la dolcezza, la tenerezza, la croccantezza, il profumo e la fragranza. E grazie a queste caratteristiche organolettiche la Cipolla Rossa di Tropea ha conseguito l’Indicazione geografica protetta (IGP).
La Cipolla di Tropea si coltiva su una superficie di circa 600 ettari su un’area che va da Longobardi (Cosenza) a Ricadi (Vibo Valentia). L’areale tipico comprende i comuni di Tropea e quelli del comprensorio del Monte Poro (Ricadi, Zambrone, Parghella, Capo Vaticano e Briatico) nella provincia di Vibo Valentia, con una SAU di 300 Ha e una coltivazione più tradizionale. Nei comuni di Tropea, Parghelia, e Ricadi è tipica la produzione di primaticce. Nelle aree di Zambrone e Briatico si coltiva, invece, la "tardiva". Altra zona di coltivazione altamente specializzata è quella del Savuto, estesa 300 ettari, che comprende gli agri di Gizzeria, Nocera Terinese, Campora San Giovanni e Amantea.
Le rese medie sono di 35-40 tonnellate ad ettaro. Le cipolle primaticce, come detto si raccolgono tra aprile e maggio, quelle tardive in estate. Attualmente la Cipolla Rossa di Tropea è collocata nel Nord Italia e all’estero (Stati Uniti, Germania, Francia, Svizzera, Austria).
Per contatti:
Accademia tutela Cipolla Rossa di Tropea
Via Provinciale 89865
Santa Domenica di Ricadi (Vibo Valentia)
Tel./Fax: +39 (0)963 669523
Email: [email protected]
Web: www.cipollatropea.it