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I voli aerei riprendono, ma la nube vulcanica islandese ancora oscura i cieli di mezza Europa


Un'enorme nube di cenere vulcanica proveniente dall'Islanda ha ostacolato il trasporto aereo negli ultimi giorni, con disagi per centinaia di migliaia di passeggeri: era dagli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001 che il mondo non aveva vissuto un simile blocco dei voli.

Oggi però l'Europa riprende a volare. Alle ore 7, ha fatto sapere l'Enac, ha riaperto lo spazio aereo italiano e almeno la metà dei voli sarà garantita. L'Europa resta divisa in due a causa della nube di ceneri vulcaniche che ancora persiste sui Paesi centro-settentrionali.

Sui danni economici causati dal blocco dei voli è stato convocato per oggi un Consiglio straordinario dei ministri dei trasporti UE. Compagnie aeree, aeroporti e piloti chiedono di riconsiderare le misure precauzionali finora adottate, ritenendole eccessive.

Le decisioni derivano anche dalle prove (tutte positive) effettuate dalle compagnie aeree. Un portavoce della britannica British Airways ha reso noto ieri sera che un volo di prova effettuato nel tardo pomeriggio da uno dei suoi velivoli non ha incontrato "difficoltà" attraversando la nuvola di cenere del vulcano islandese che paralizza il traffico aereo europeo.

L'eruzione, cominciata mercoledì nella zona sudorientale dell'Islanda, ha sciolto parte di un immenso ghiacciaio, provocando inondazioni che hanno costretto centinaia di residenti ad abbandonare le proprie abitazioni. Il vulcano ha immesso ceneri e detriti nell'atmosfera, per diversi chilometri di altezza




Il vulcano islandese ha eruttato due volte dal 20 marzo 2010, dopo essere rimasto dormiente per circa 200 anni. I geologi sottolineano che i fenomeni vulcanici sono notoriamente imprevedibili.

La situazione in Italia
Il Centro fenomeni estremi (Cetemps) dell'Università de L'Aquila rende noto che le particelle silicee della nube si stanno distribuendo sull'intera Europa, ricoprendo entro mercoledì anche tutta l'Italia, Sicilia compresa.

"Fino a questo momento — precisa il professor Guido Visconti, direttore del centro — sono state riversate nell'atmosfera 200.000 tonnellate di materiale da parte del vulcano islandese e la loro maggior parte si concentra a un'altezza, a seconda della geografia, fra tre e otto chilometri".

"Ieri sono arrivate sulla Penisola dopo aver attraversato nella notte le Alpi e l'attraversamento dovrebbe aiutare ad abbattere una parte delle ceneri. Il resto si disseminerà in modo diluito sulle varie regioni contribuendo ad intensificare le precipitazioni; cioè potranno aumentare le piogge e la caduta di neve, perché le particelle funzionano da nuclei di condensazione".