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L'Italia e' il principale investitore in terreni agricoli in Romania

Gli italiani detengono la più ampia superficie coltivabile della Romania, oltre 300.000 ettari di terreni agricoli, pari al 3,1% della superficie agricola coltivata (9,4 milioni di ettari). Gli italiani hanno investito in Romania dall’inizio degli anni ‘90 e operano prevalentemente nella coltivazione di cereali e negli allevamenti per mucche da latte.
Tra le aziende italiane più note del settore agro-alimentare in Romania, Riso Scotti (riso), Lactitalia (latte), Pangram (paste) e Agrimon (uova).

Dopo l’Italia è la Danimarca il secondo investitore nel settore agricolo; presenti in Romania dal 2004, i danesi detengono oltre l’1,5% della superficie coltivata. Oltre 30 ditte danesi hanno investito nel settore agricolo negli ultimi anni e detengono oggi quasi 150.000 ettari di terreno coltivabile – così riferisce Razvan Stroe, consigliere commerciale dell’Ambasciata della Danimarca a Bucarest. Le aziende a partecipazione danese hanno investito in allevamenti di mucche da latte e nell’orticoltura.

Anche le aziende agricole olandesi fanno sentire la loro presenza nell’agricoltura romena, specialmente nel settore della produzione del latte. Tra le più importanti, la Coremans Zootehnia del comune di Iratosu, distretto di Arad, che si estende su 950 ettari con un allevamento di 630 mucche. Da menzionare anche la Dutch Dairy Farm del villaggio di Naipu, distretto di Giurgiu, con 200 mucche. La superficie agricola detenuta degli investitori olandesi, invece, è di circa 1.500 ettari, nettamente inferiore a quella italiana e danese.
Data di pubblicazione:

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