L’Egitto sceglie la meccanizzazione agricola made in Italy
E' stato sottolineato al Cairo durante un convegno promosso dall'Associazione di Costruttori Italiani di Macchine agricole (Unacoma), in collaborazione con l'Agricultural Export Council (Aec) egiziano e sotto gli auspici dei ministri egiziani dell'agricoltura, Amin Abaza, e del Commercio e Industria, Rashid Mohamed Rashid. Il convegno è stato poi seguito da incontri bilaterali tra produttori italiani e operatori di aziende egiziane per esaminare la possibilità di contratti.
"Lo sviluppo tecnologico nel campo dei macchinari agricoli è molto rapido e noi contiamo sull'Italia perché ci consenta un aggiornamento costante – ha sostenuto il presidente dell'AEC, Sherif El Beltagui – e consideriamo l'Italia come hub di riferimento per la distribuzione dei nostri prodotti freschi, ma è necessario sviluppare efficienti linee di trasporto". Per il ministro Abaza nel campo dello sviluppo agricolo la meccanizzazione è estremamente importante e l'Italia è il partner d'elezione.
Accogliendo una sollecitazione del segretario generale dell'Unacoma, Marco Pezzini, ha suggerito la possibilità di sviluppare la collaborazione nel settore tra i due paesi, magari con una fiera specializzata che possa anche tenersi in Egitto a cadenza biennale. Il rappresentante dell'Ice al Cairo, Antonino Mafodda, ha chiarito che le cifre relativamente contenute di vendite di macchinari italiani per l’agricoltura in Egitto si spiegano soprattutto con la maggiore necessità per il paese di acquisti di sistemi e apparati per l’irrigazione,(assorbono il 70-80% della spesa egiziana) oltre che con la concorrenza di produttori di paesi dell’est europeo e ora della Cina.
L'addetto commerciale dell’ambasciata d'Italia al Cairo, Nicolò Tassoni, ha sottolineato la vocazione regionale dell'Egitto rispetto ai mercati dell'intero continente africano, per i quali lo stesso ministro Abaza si era detto favorevole ad una mediazione per lo sviluppo dei rapporti e dei contatti.