Corea del Sud pronta ad esportare mandarini verso gli USA nel 2010
IlServizio Nazionale di Quarantena Vegetale (National Plant Quarantine Service - NPQS) ha riferito di aver fattoprogressi nei colloqui con i funzionari degli Stati Uniti per quanto riguarda l'export di agrumi verso gli Stati Uniti nell'anno a venire.
Attualmente la Coreadel Sud esporta mandarini in Alaska, Guam e Saipan, ma non verso il continente americano, a causa delle preoccupazioni per il diffondersi del cancrobatterico degli agrumi. Il batterio è estremamente contagioso e può appassire lefoglie e ridurre la produzione di piante da frutto e alberi infetti.
"Le negoziazioni sono nella fase finale, si dovrebbe raggiungere un accordo definitivo in un futuro molto prossimo", ha riferito unfunzionario, il quale ha aggiunto anche che le vendite di frutta quali pere, cachi euva - spediti verso Stati Uniti e Taiwan - sono cresciutedel 30% nel periodo gennaio-ottobre 2009, rispetto allo stesso periodo del 2008.
Agiudicare dalla risposta favorevole dei consumatori statunitensi verso altri frutti sudcoreani,anche i mandarini dovrebbero essere ben accolti. Senza entrare neidettagli, il funzionario ha aggiunto che anche le trattative sulla vendita dipomodori negli Stati Uniti hanno fatto passi avanti.
Ilservizio di quarantena, con la supervisione del Ministerodell'Agricoltura, ha riferito che nei mesi passati la Corea del Sud ha tenuto colloquibilaterali con Cina, Brasile e Filippine per espandere il suoaccesso ai mercati internazionali. Seoul sta anche cercando di esportare peperoni in Cina, cavolo bianco in Brasile e mandarini nelle Filippine.
Il Ministero dell'Agricoltura auspica che la Corea del Sud raggiungail suo obiettivo di 10 miliardi di dollari (circa 7 miliardi di euro) entro il 2012 di prodotti agricoli esportati. Questo rappresenterebbe un enorme salto dai 4,4 miliardi di dollari (circa 3 miliardi di euro) esportati lo scorso anno.