
Un aumento dell'export è visibile soprattutto per quanto riguarda pomodori, peperoni, cetrioli, melanzane, sedano e asparago invernale. Diminuzioni si sono registrate invece nell'export di carote, pere, mele, funghi, cavolo rosso e bianco, porro e fagiolini. Nei mesi di settembre e ottobre c'è stata una maggiore esportazione di pere, ma non è bastata per risanare i cali precedenti.
Dal confronto tra i primi dieci mesi del 2009 e quelli del 2008 si evince che:
- Le esportazioni verso la Germania sono aumentate del 4%, da 800 a 832 ton. Sono diminuiti i volumi di porri, carote, drupacee e cavoli cappuccio, ma sono aumentati quelli di ortaggi in serra e cavolini di Bruxelles.
- L'export verso il Regno Unito è diminuito del 4%, da 333 a 319 ton. Sono diminuiti i volumi di peperoni, insalate, cavolo bianco, carote, porro e pere, ma sono aumentati quelli di mele e pomodori.
- Le esportazioni verso la Russia sono diminuite del 27%, da 102 a 75 ton. Sono diminuiti di volumi di drupacee, pomodori, cetrioli, carote e cavolo bianco, ma sono aumentati quelli di peperoni e melanzane.
- Le esportazioni verso il Belgio sono diminuite del 7%, da 177 a 164 ton. Sono diminuiti i volumi di carote, pomodori e fagiolini, ma sono aumentati quelli di asparagi invernali, mele, rapa gialla, spinaci, piselli e peperoni.
- L'export verso la Francia è aumentato del 5%, da 115 a 120 ton. Sono aumentati i volumi di ortaggi in serra e funghi, ma sono diminuiti quelli di carote, pere e cavolo bianco.
- Le esportazioni verso la Svezia sono diminuite del 10%, da 101 a 91 ton. Sono diminuiti i volumi di melanzane, cetrioli, peperoni, funghi, carote e drupacee.
- Le esportazioni verso l'Italia sono aumentate del 42%, da 62 a 88 ton. Questo aumento è dovuto principalmente all'esportazione di pomodori, ma sono aumentati anche i volumi di peperoni e insalata Iceberg.
- L'export verso gli Stati Uniti è aumentato del 55%, da 14 a 22 ton. Sono aumentati, in particolare, i volumi di peperoni e pomodori.