"A Saluzzo (CN) conversazioni pubbliche sulla "Fruta 'd na volta"
La collina di Saluzzo Villa Belvedere, antica dimora di epoca rinascimentale, offre un affaccio privilegiato su frutteti e vigne circostanti. La posizione fu scelta proprio perché consentiva ai signori una vita a stretto contatto con la natura, la campagna e le attività agricole che vi si conducevano. La frutticoltura caratterizza ancora fortemente l’economia della zona e tra le coltivazioni presenti nel saluzzese si contano varietà tradizionali dai caratteri rustici oltre che antichi, a volte rarissimi, vitigni.
Il tema verrà affrontato secondo prospettive diverse da esperti di settore: quello storico curato da Aldo Molinengo, che renderà conto della presenza della frutticoltura nel paesaggio agrario nel Saluzzese; quello artistico con Lea Carla Antonioletti, sulla rappresentazione dei frutti nell’arte antica e sui diversi significati simbolici ad essi attribuiti; quello culinario con Elma Schena e Adriano Ravera, che illustreranno i gusti prediletti nella tradizione culinaria delle casate nobili e nella cucina popolare.
Alessandro Reyneri di Lagnasco racconterà la propria esperienza di recupero di antichi vitigni e di produzione di vini medioevali, Giulio Re illustrerà i progetti di ricerca realizzati dalla Scuola Malva Arnaldi di Bibiana sulle antiche varietà di melo. È previsto infine l’intervento di Jean Pierre Talichet sull’esperienza francese della "Maison de la biodiversité" di Manosque ed i relativi progetti di recupero, conservazione e diffusione delle antiche qualità nel territorio delle Alpi d’Alta Provenza.
"L’evoluzione delle tecniche agrarie – spiega Fabrizio Pellegrino, presidente dell’associazione culturale Marcovaldo - ha inciso profondamente sul nostro territorio e sulla nostra cultura: ha modificato il paesaggio, e quindi la rappresentazione dello stesso, ha standardizzato i nostri gusti e ha provocato la quasi estinzione di pratiche e abitudini legate al calendario rurale. Nelle nostre valli sopravvivono, grazie alla tenacia e all’impegno di alcuni ricercatori e alcuni produttori, alcune qualità antiche e autoctone. Fortunatamente l’interesse verso queste esperienze è andato crescendo negli ultimi anni. L’incontro di domenica vuole contribuire a diffondere il messaggio che questo settore produttivo e di ricerca è strettamente collegato alla nostra storia e alla nostra cultura ed offre un’importante occasione di valorizzazione del nostro territorio".
FRUTA ‘D NA VOLTA
Conversazioni pubbliche sulle antiche cultivar di Piemonte e Provenza
Domenica 13 dicembre
Villa Belvedere (Via San Bernardino, 17) - Saluzzo (CN)
Il programma
Ore 9,30: benvenuto
Ore 9.45: relazioni a cura di
Aldo Molinengo
Le terre da frutta del Saluzzese
Lea Carla Antonioletti
I frutti dell’arte: realtà e simbolo
Jean Pierre Talichet
L’esperienza della Maison de la biodiversité di Manosque
Alessandro Reyneri di Lagnasco
Antichi vitigni delle vallate del Marchesato (Varaita, Maira e Stura)
Elma Schena e Adriano Ravera
L'utilizzo della frutta tra ricettari di casata e cucina popolare
Giulio Re
Le azioni della Scuola Malva di Bibiana per la salvaguardia e valorizzazione delle antiche varietà di melo piemontesi.
Ore 12.15 dibattito e conclusioni.