Un milione di pasti nelle mense scolastiche e' da agricoltura biologica
Sono ben 791 le mense scolastiche che adottano prodotti di qualità, locali e biologici in tutte le regioni del Paese con un aumento del 14% rispetto all'anno precedente, sulla base dei dati Biobank.
Nonostante il quadro incoraggiante - sottolineano Aiab, Coldiretti e Legambiente - ci sono ancora realtà in cui gli acquisti verdi della pubblica amministrazione (Gpp), e in particolare le mense bio, sono ancora indietro. Il 71% delle mense bio si conta nelle regioni settentrionali e il 20% al Centro.
Mentre le prime quattro Regioni per ristorazione bio (Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Veneto e Friuli) rappresentano, da sole, il 65% del totale. Al Sud, dunque, meno del 10% delle mense bio.
Casi virtuosi ci sono anche tra gli ospedali: al Cardinal Massaia di Asti, da quando vengono servite pietanze bio, si sono ridotti i tempi medi di degenza dei pazienti, che costano all'ospedale 500 euro al giorno cadauno.
"Malgrado la crisi economica, il biologico è uno dei pochi settori che, invece di cadere in recessione, continua a crescere attestandosi ormai un giro d'affari intorno ai 3 miliardi di euro - ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente - L'Italia tuttavia non consuma quanto produce e buona parte dei suoi prodotti sono destinati all'esportazione. A questo riguardo sarebbe opportuno che le pubbliche amministrazioni si impegnassero ad adottare il bio nelle mense locali, una scelta con risvolti positivi per l'economia e l'ambiente. L'agricoltura biologica, infatti, costituisce sia un utile strumento di sostegno alle economie locali, che un metodo per abbattere le emissioni di C02. Non va infatti dimenticato che il metodo di produzione bio consuma meno energia ed emette meno gas serra in atmosfera rispetto all'agricoltura convenzionale. Proprio per questo la diffusione del bio nelle mense pubbliche italiane costituirebbe anche un ulteriore occasione per combattere i cambiamenti climatici".