In provincia di Latina, l'azienda Gullino, che festeggia proprio quest'anno i cinquant'anni di storia nel settore frutticolo, possiede 315 ettari, ripartiti in tre aziende. Oltre alla tradizionale produzione di actinidia di varietà Hayward, Gullino ha messo a coltura (tra i 5 e i 3 anni fa) 120 ettari di varietà precoci di kiwi, come Early Green e Green Light (a polpa verde) e Soreli (a polpa gialla). In totale, l'azienda produce annualmente 35.000 tonnellate di kiwi.
Attilio Gullino (Presidente), insieme a Maurizio Di Chiara e Diego Snidaro (servizio tecnico). (Foto: FreshPlaza Italia).
"E' ancora presto - spiega Attilio Gullino - per fare previsioni sull'andamento della prossima campagna commerciale. Quello che possiamo dire è che veniamo da una stagione 2008/09 non facile e che quella attuale si profila altalenante, sull'onda del clima di sfiducia che serpeggia tra i produttori, dopo aver assistito alla deludente campagna della frutta estiva".

Secondo il parere di Attilio Gullino, inseguire solo la quantità è un errore; anzi, eventuali future crisi di sovrapproduzione potranno essere evitate solo mediante l'adozione di adeguate tecniche di gestione del frutteto (potatura, diradamento, etc), mirate a sfoltire la pianta e metterla in condizione di produrre meno quantità e più qualità, cioè frutti di calibro maggiore.

Un commento sulla qualità del prodotto
Maurizio Di Chiara del servizio tecnico dell'azienda Gullino ci spiega che le prime analisi effettuate sui kiwi precoci di varietà Green Light sono soddisfacenti: non si riscontrano problemi di pezzatura o di percentuale di materia secca. Il grado Brix è per ora intorno a 6. La qualità dei kiwi Hayward nel veronese sembra molto buona, mentre nell'Agro Pontino si manifesta più variabilità, a seconda della zona di produzione, che è molto vasta.
Il punto sul fenomeno della batteriosi
Da parte sua, il Dott. Diego Snidaro del servizio tecnico dell'azienda ci ha aiutato a fare il punto sul problema della batteriosi dell'actinidia, manifestatasi in modo particolarmente virulento nell'areale pontino a partire dall'aprile dello scorso anno (2008). Il Dott. Snidaro spiega: "Il patogeno responsabile è un batterio del genere Pseudomonas e ne sono stati individuati finora tre diversi ceppi. Due producono solo manifestazioni superficiali sulle foglie delle piante, mentre il terzo ceppo, molto più aggressivo, attacca il legno, penetrando in profondità nel sistema linfatico e compromettendo l'intera pianta, che va tagliata quanto prima all'altezza del colletto".
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"Il principale sintomo della batteriosi è in questo caso la presenza sul fusto e sui rami di un essudato color ruggine. La patologia, favorita nel suo diffondersi dalle piogge, ha attaccato in particolare le piantagioni di kiwi Zespri Gold, con un'incidenza, tra manifestazioni più o meno intense, del 50% sul totale".

Fasci di piante tagliate a seguito della contaminazione da batteriosi.
"Per il momento, la varietà Hayward e le sue varianti precoci sono state interessate al fenomeno solo marginalmente, in quanto sembrano resistere molto meglio, ma è chiaro che un'attenta opera di prevenzione è assolutamente necessaria".
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