Decodificato il gene che rende rossa la polpa delle mele
Un team internazionale di scienziati, guidato dall'Università di Auckland (Nuova Zelanda), ha decifrato il codice del DNA che conferisce il colore rosso alla polpa delle mele, un tratto genetico che renderebbe questi frutti non solo più colorati, ma anche più sani.
La ricerca ha preso in esame il gene dell'antocianina, il quale controlla la produzione di pigmento rosso nella polpa dei frutti. Le antocianine sono responsabili per le colorazioni che vanno dal rosso, fino al blu e al viola: esse, oltre a conferire un aspetto molto gradevole alla frutta nella quale sono presenti, rivestono un ruolo chiave nella salute dell'organismo, grazie alla loro comprovata azione antiossidante.
Per i ricercatori che si occupano di miglioramento varietale della mela, la finalità è quella di ottenere frutti saporiti e ricchi di antocianine nella polpa e nella buccia.
Attualmente esistono già alcune varietà di mela a polpa rossa, che crescono in Asia centrale, ma esse risultano immangiabili: la sfida è dunque quella di abbinare la polpa rossa al piacevole gusto tipico delle tradizionali mele a polpa bianca.
La ricerca, guidata dal dottor Richard Espley, mira ad accelerare il processodi selezione, per ottenere un prodotto finale di fascia premium, in grado di offrire un considerevole ritorno economico per i coltivatori.
La ricerca in corso potrà avere ricadute positive non solo sul miglioramento varietale della mela, ma anche per il futuro arricchimento con antocianine di altri prodotti ortofrutticoli. Le possibilità sono enormi.