Nel caso della peronospora della patata (Phytophthora infestans), passata alla storia per aver provocato la Grande Carestia in Irlanda alla metà del 1800, i ricercatori olandesi, coordinati dalla Prof.ssa Francine Govers, stanno muovendosi su più fronti.I microorganismi responsabili della malattia (oomiceti) possiedono una loro sofisticata serie di strumenti per vincere la resistenza delle piante sane. L'attacco alla patata viene condotto attraverso uno speciale gruppo di proteine, chiamate RXLR, che possono arrivare anche ad una gamma di 560 varianti.
In questo modo, anche le specie di patata resistenti alla peronospora possono, a seguito di attacchi sempre diversi da parte dei microorganismi parassiti, finire con il cedere alla malattia. I ricercatori olandesi stanno dunque analizzando oltre dieci ceppi genetici di patate resistenti alla peronospora, per capire meglio il meccanismo di interazione tra la pianta e il suo parassita.
Ma la ricerca non sta scommettendo su un cavallo solo: molto interessante è anche lo studio condotto sugli elementi chimici che possono indebolire il ciclo di vita degli oomiceti o sui batteri del suolo che possono attaccare le spore di Phytophthora infestans. Su questo ultimo fenomeno bisogna ancora fare piena luce: l'analisi di 15.000 geni della peronospora dovrebbe aiutare a trovare delle risposte.
Lo scopo ultimo è non solo quello di ridurre le perdite causate dalla peronospora, ma anche quello di ridurre in futuro i trattamenti chimici sui campi di patate.