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Le bacche miracolose contro le alterazioni del gusto nei pazienti sotto chemioterapia

Tra le tante ricadute devastanti del tumore nell'organismo umano, c'è un disagio al quale i pazienti sottoposti a chemioterapia difficilmente riescono a trovare rimedio: un persistente sapore metallico in bocca, con conseguente inappetenza, cosa che rischia di minare ulteriormente un organismo già molto debilitato.

Una bacca nota sin dal 1700 con il nome di Miracle Berry (bacca miracolosa - Synsepalum dulcificum), potrebbe costituire un piccolo aiuto alla vita quotidiana dei malati. Queste bacche contengono una sostanza chimica denominata "miracolina", capace di alterare il gusto per un lasso di tempo compreso tra 15 e 30 minuti. Se si pone una di queste bacche sulla lingua e la si assapora senza masticarla, si noterà poi uno straordinario effetto sugli alimenti di sapore aspro, che assumeranno un gusto dolce.

I ricercatori non hanno ancora compreso pienamente come la miracolina funzioni, ma ritengono che essa sia in grado di alterare momentaneamente la forma dei ricettori umani del gusto. Dopo alcuni tentativi, mai andati in porto, di trasformare le Miracle Berries in dolcificanti naturali negli anni '70, oggi questo frutto è largamente disponibile in tavolette ottenute mediante il metodo della disidratazione per surgelazione.

Anche se gli effetti della bacca miracolosa variano da soggetto a soggetto, la sua funzione di "alteratore del gusto" potrebbe trovare applicazione proprio per risolvere il senso di disgusto provato dai pazienti sottoposti a chemio nei confronti del cibo e rendere la loro vita un po' meno amara.