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Food chain partnership: lavorare insieme per un reciproco successo

"Bayer CropScience a Fruit Logistica con la "food chain partnership"

Una sana alimentazione è basilare per il benessere di ogni uomo, non solo perché ci aiuta a rimanere in salute, ma anche perché ci fornisce l'energia di cui abbiamo bisogno per affrontare le sfide quotidiane. Una dieta bilanciata dipende dalla disponibilità, in tutti i mesi dell'anno, di grandi varietà di generi alimentari sani ed a buon prezzo.

Le produzioni integrate sono un fattore decisivo per assicurare una tale disponibilità di alimenti. Il progetto "food chain partnership", che Bayer CropScience ha impostato negli ultimi anni, rende possibili queste produzioni integrate a vantaggio di tutti gli interlocutori della filiera agro-alimentare.

Food chain partnership consiste in un approccio del tutto nuovo ed estremamente razionale al tema della qualità, salubrità e sicurezza alimentare dei prodotti ortofrutticoli. Ne abbiamo parlato con Angelo Marazia, food chain specialist di Bayer CropScience, in occasione di Fruit Logistica 2009.


Da sinistra a destra: Rolf Christian Becker (resp. Food Chain Global) e Angelo Marazia (Food Chain Italia)

Come spiega Marazia: "La qualità non si limita solo ed esclusivamente alle caratteristiche organolettiche del prodotto, in quanto il consumatore non classifica più un prodotto come qualitativamente buono se soddisfa il palato. Qualità, infatti, significa anche garanzie di sicurezza, e salubrità, in un'ottica condivisa anche dai produttori, che ne fanno un fattore centrale di competitività".

"Il perseguimento degli obiettivi di questa "qualità allargata" - continua Marazia - non solo comporta una soddisfazione generale per il consumatore, ma contribuisce anche a preservare, mediante produzioni integrate, le tipicità italiane e a recuperare i valori della cultura mediterranea".


Food Chain Partnership: lavorare insieme per un reciproco successo

Bayer CropScience, con la food chain partnership, si è resa parte attiva nel dialogo che deve necessariamente intercorrere tra i diversi attori della filiera, vale a dire l'agricoltore, l'esportatore, l'importatore, l'industria di trasformazione, il distributore, fino ad arrivare al consumatore finale. Forte della sua presenza sul territorio, Bayer CropScience ha coinvolto nel progetto l'intera filiera agro-alimentare, con l'obiettivo di ottimizzare l'impiego degli agrofarmaci in linea con i principi della Produzione Integrata.

I primi progetti food chain sono stati avviati nel 2008, in particolare:
- in Veneto, con la O.P. Nordest, per la produzione di mele, pere e pesche
- in Emilia Romagna, con Ferrarafrutta, per la produzione di pere
- in Puglia, con l'azienda Agricoper, per l'uva da tavola

Clicca qui per scaricare le brochures dei progetti italiani di Food Chain

Esperienza del tutto positiva, come si evince dalla testimonianza di Ben Burgers, della compagnia olandese "The Greenery", che ha preso parte al progetto uva da tavola in Puglia. Ben descrive la cooperazione tra i diversi partner del progetto come "ottima". "Si tratta – precisa - di un lavoro costruttivo, caratterizzato da rapporti aperti e onesti, e da un alto grado di trasparenza. Grazie alla food chain partnership abbiamo avuto contemporaneamente il produttore d'uva, il fornitore di servizi e il produttore di agrofarmaci, tutti coinvolti insieme. In altre parole, l'intera filiera è stata in grado di cooperare, guardando nella stessa direzione, quella della qualità e salubrità del prodotto".

Raccolta la manifestazione d'interesse di alcune delle principali catene della GDO europea, quali ad esempio Tesco, REWE e Sainsbury's, il 2009 vede l'avvio di nuovi e numerosi progetti con un focus principale sulle colture chiave (uva da tavola e da vino, pere, mele, pomodori) con il coinvolgimento anche della distribuzione italiana.

La food chain partnership, estende le sue aree di intervento, oltre ai progetti, anche ad altri due campi:
- rapporti con la filiera, dal produttore alla GDO: "oggi - dice Angelo Marazia - tutti i protagonisti della filiera – dal mondo della ricerca fino ai consumatori hanno bisogno di conoscersi meglio e scambiare molte più esperienze rispetto al passato. La food chain aiuta a riavvicinare la filiera sui grandi temi di interesse comune – non solo la difesa e l'innovazione tecnica, ma anche le normative, i mercati, l'organizzazione e la promozione".

- verifica costante della qualità del prodotto: "un ortaggio o un frutto non difesi o non trattati, non sono assolutamente più sani: possono infatti contenere sostanze tossiche o allergeniche che vengono prodotte da molti parassiti, oppure veleni naturali prodotti dalla pianta stessa, per difendersi dai suoi nemici naturali." Bayer CropScience, con la food chain, è il produttore di agrofarmaci maggiormente impegnato su questo fronte, mediante un monitoraggio costante della qualità dei prodotti, all'interno dei progetti, finanziando ricerche e sensibilizzando l'intera filiera agro-alimentare.


Bayer CropScience ha portato a Berlino oltre 20 tecnici, rappresentanti delle principali realtà ortofrutticole italiane. Clicca qui per un ingrandimento della foto.

In qualità di attore globale, Bayer CropScience ha le risorse per estendere il programma "food chain partnership" in tutto il mondo. Per gli esportatori italiani di uva da tavola e per i produttori di peperone in Spagna. Per le associazioni in Marocco o per il Ministero dell'Agricoltura in Malesia. Per gli esportatori di frutta e verdura in Perù e l'industria alimentare inglese. Un network globale ricco di organizzazioni con una profonda esperienza locale. Lavorare insieme con altri attori lungo l'intera filiera per un reciproco successo.

Per ulteriori informazioni si prega di contattare:
Dott. Angelo Marazia - Food Chain Specialist
Bayer CropScience s.r.l.
Viale Certosa, 130
20156 Milano
Phone +39.02.3972.2362
Fax +39.02.3978.4087
Mobile + 39. 335.76.33.348
angelo.marazia@bayercropscience.com 
Data di pubblicazione: