L'estratto di more si rivela efficace contro le cellule tumorali
Molti frutti comunemente definiti "di bosco" (more, mirtilli, fragole) contengono una miscela variabile di antocianine che può andare dai 1.000 e 10.000 mg/Kg-l. La ricerca americana per il momento ha esaminato gli effetti delle antocianine su alcuni ratti affetti da tumore esofageo concludendo che questa classe di flavonoidi non solo sono in grado di inibire la crescita di cellule tumorali ma ne stimolano anche l'apoptosi (un processo di morte cellulare programmata che interessa singole cellule).
Per condurre la ricerca gli studiosi hanno somministrato giornalmente un estratto di more (60 grammi die) alle cavie. Gary D. Stoner, docente del Dipartimento di medicina interna dell'Ohio State University e coautore della ricerca, spiega che i dati raccolti dimostrano per la prima volta quanto già si era sperimentato in vitro, le antocianonine sono efficaci quasi quanto i frutti interi.
Il prossimo passo dei ricercatori sarà quello di valutare l'efficacia di questo trattamento antitumorale anche sull'uomo. L'obiettivo ultimo è quello di individuare i componenti attivi presenti nell'estratto delle more affinché possa essere migliorata l'efficacia con delle somministrazioni mirate.
Le antocianine hanno proprietà difensive dei capillari sanguigni e funzionano a livello cellulare come ossidante dei cosiddetti radicali liberi, i gruppi di atomi che accelerano i processi d'invecchiamento del corpo e la cui attività è causa di gravi malattie come ad esempio i tumori. Le antocianine non sono presenti solo nelle more o più in generale nei frutti di bosco, anche l'uva e le arance rosse contengono buone concentrazioni di antociani, circa 500-7.000 mg/Kg-l.