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Miti, leggende e credenze intorno alla cipolla

Secondo alcune credenze popolari la cipolla avrebbe virtù magiche. Per combattere ad esempio i disturbi, le irritazioni o i bruciori provocati dal malocchio si dovevano mangiare cipolle bollite, bevendo anche l’acqua di cottura.

Si potevano eliminare verruche strofinandovi sopra un pezzo di cipolla, che poi si gettava dietro la spalla destra, allontanandosi senza voltarsi. In Sicilia si applicava la cipolla sulle punture di vespe e si ripeteva per tre volte uno scongiuro che in dialetto recita: "San Paolo fece la vespa e san Paolo la domò".

La cipolla era anche uno strumento di pratiche divinatorie. Le ragazze indecise fra vari pretendenti incidevano l’iniziale del nome di ogni spasimante su ogni cipolla, poi le mettevano su un asse e aspettavano. La prima a germogliare indicava l’uomo da scegliere.

Già gli Egizi ne facevano largo consumo. Nella piramide di Cheope c’è un’iscrizione che si riferisce a quanto era stato speso in ravanelli, cipolle e aglio. In Grecia era consacrata alla dea Latona, madre di Apollo e di Artemide, che l’aveva adottata perché soltanto una cipolla era stata in grado di stimolarle l’appetito quando era rimasta incinta.

Secondo Artemidoro, se un ammalato sognava di farne una scorpacciata significava che sarebbe guarito. Da Plinio a Dioscoride se ne sono lodate le virtù curative: mangiarle con sale e pane a colazione aiutava a proteggersi dalle malattie del freddo, bere l’infuso preparato con cipolle crude mandava via i vermi, cotte sotto cenere e mangiate con mele e zucchero giovavano agli asmatici e a chi aveva la tosse.

Effettivamente la cipolla (Allium cepa L.) è un ortaggio di grande valore nutritivo: contiene zuccheri, grassi, proteine, sali minerali, zolfo, vitamine A, B1, C, PP, B5, E e flavonidi, alcune sostanze antibatteriche (catecolo e acido protocatechico) e un olio essenziale, composto da metilallina e tiopropionaldeide, responsabile della lacrimazione quando si taglia la cipolla.

Essa possiede proprietà antisettiche, antiscorbutico, cardiotoniche, diuretiche, contro il raffreddore, le infiammazioni, i calcoli renali, i vermi intestinali. Per curare punture di insetti la si può sfregare sulla parte del corpo ferita. E’ anche preziosa nella cura della pelle, che tonifica, schiarendola ed eliminandone i foruncoli.

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