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A cura di Adalberto Erani
Arriva sul mercato Modi'®: la nuova mela rossa nell’era del green
Stanno per arrivare sul mercato le prime 500 tonnellate di Modì®, la mela rossa dall'anima "verde" in quanto prodotta nel rispetto della natura. La raccolta è iniziata con una simpatica "cerimonia" che il Consorzio Modì Europa ha organizzato nell’Azienda Tagliani di Campotto, invitando, sabato 6 settembre, giornalisti di quotidiani, periodici e specializzati a raccogliere - con tanto di paniere e cappellini di paglia (come si faceva una volta) - i rossi frutti direttamente dagli alberi. Non solo, ma ognuno dei presenti ha "sponsorizzato" un melo e riceverà notizie sul suo sviluppo. Infine, a dimostrazione che Modì è una "mela globale", si sono degustati piatti preparati da Igles Corelli della Locanda delle Tamerice di Ostellato, tutti a base di Modì, fra cui Purèe freddo di Modì con scampi e melissa, Cannoli di ricotta al barbecue con crema di Modì.
"Questo incontro – ha spiegato Mauro Grossi, Presidente di Modì Europa - vuole essere un esempio di quella trasparenza che accompagna la nostra azione. Abbiamo creato un progetto di mela globale dopo 25 anni di ricerca attraverso ibridazioni indotte ed ora per la prima volta abbiamo un brevetto interamente italiano e, visti i contatti già avviati, esportiamo know how. Da queste premesse prevediamo di raggiungere 50.000 tonnellate nel 2013, con l’obiettivo, entro dieci anni, di produrre 100.000 tonnellate".
Modì-Civg198 è una nuova varietà di mela rossa brevettata dal Civ (Consorzio Italiano Vivaisti), dalla polpa croccante, ogm free ed è a basso impatto ambientale, in quanto resistente alla ticchiolatura e poco attaccabile dall’oidio richiede 19 trattamenti in un anno contro i 28 che generalmente servono per le altre varietà.
Francesco Tagliani (uno dei "padri" di Modì, assieme a Michelangelo Leiss) mostra con orgoglio le piante - 6 ettari, tutte sotto reti antigrandine - di due anni e mezzo e cariche di frutti rossi, a dimostrazione che la mela è innovativa anche sotto il profilo vegetativo, in quanto già nel secondo anno si sono avuti una media di 20 quintali ad ettaro e quest’anno si va oltre i 40 per ettaro. "E’ importante – aggiunge Tagliani - che questa varietà sia adatta alla coltivazione in pianura, perché finora le mele rosse nella bassa collina e nella zona pianeggiante non raggiungevano una colorazione vivace e capace di competere con quelle raccolte in montagna. Non solo, ma ho visto che qui posso avere 5.000 piante ad ettaro con una produzione intorno a 55 tonnellate/ha. A seconda dei terreni si può oscillare dalle 3.500 alle 6.000 piante/ha, una media che è quasi doppia rispetto alle altre varietà".
Nella foto, al centro con la camicia blu, Francesco Tagliani. Al suo fianco, con la camicia a scacchi, il presidente Mauro Grossi.
Modì® - che prende il nome dal diminutivo del pittore italiano Amedeo Modigliani – è una mela di color rosso ciliegia, con elevate caratteristiche di croccantezza e succosità e un equilibrio ottimale fra tenore zuccherino e grado di acidità. Inoltre, la lunga shelf-life e l’alto grado di conservabilità in ambiente refrigerato segnano altri punti a favore di questo nuovo prodotto.
Clicca qui per scaricare la scheda tecnica di Modì® (in formato .pdf)
Da sottolineare che la mela innovativa punta anche a remunerare i produttori e si ipotizza un 40-50% in più di ricavo rispetto alle mele convenzionali, anche perché giunge a maturazione nel periodo tarda-estate/inizio autunno. La sua commercializzazione in Italia è già stata concordata con Conad e si parla anche di Coop Italia.
Il packaging della mela Modì
Tuttavia, la paternità italiana del progetto Modì (Modì®Civg198) si coniuga con un raggio d’azione internazionale, che ha già visto nuovi partner in Spagna (Fruit Future – Catalogna) e nel Regno Unito; inoltre sono stati fatti test di assaggio con risultati positivi anche in Germania. Infine si sta già coltivando sperimentalmente in parecchi Paesi del nord Europa, Francia, Cile, Usa, Australia e Brasile. Ad esempio Modì brasiliana è leggermente più piccola e con un gusto leggermente diverso. "Dopo Rubens e Modì – conclude Grossi - abbiamo in cantiere altre cinque/6 varietà, orientate a gusti più dolci".
Modìeuropa SpA, la società consortile costituita nel 2007, è un Consorzio che coordina le strategie commerciali e di marketing a livello europeo. Si tratta di un Consorzio Impresa, caratterizzato da una struttura snella che permette una maggiore efficienza in termini di rapporto costi/livello di servizio. E’ la prima volta che un brevetto italiano viene gestito con un sistema di club di prodotto lungo tutta la supply chain. Questo è sicuramente un fattore di primaria importanza per l’ortofrutta nazionale, dal momento che che la maggior parte delle royalties frutticole sono di proprietà di club stranieri.
Fanno parte del Consorzio un gruppo di vivaisti esclusivisti della varietà (Salvi Vivai, Vivai Mazzoni, Tagliani Vivai) ed un gruppo di aziende che gestiscono la produzione (Afe-Salvi, Cico-Mazzoni, Tagliani-Clementi Frutta, Apofruit Italia, Agrintesa, Ferrara Frutta, Vog). Per la commercializzazione il consorzio si avvale di alcune delle principali aziende ortofrutticole italiane: Salvi, Mazzoni, Vog, Apofruit, Agrintesa, Ferrara Frutta, Tagliani-Clementi Frutta.
Per maggiori informazioni: www.modiapple.com
Data di pubblicazione:
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