"L'Inghilterra importa troppa acqua da paesi idricamente poveri"
Virtualmente, la somma delle importazioni di Brasile, Messico,Giappone, Cina e Italia è complessivamente inferiore a quanto importatodall'Inghilterra. Soltanto il 38% delle acque utilizzate in GranBretagna proviene da fonti nazionali, mentre tutto il resto vieneacquistato da nazioni che già soffrono di carenze idriche e dove ilconsumo medio è di mille litri al giorno, pari a meno di un quarto delconsumo medio inglese. Secondo il WWF è dunque necessario ripensare aduna nuova politica di risparmio idrico.
Siccità in Spagna (foto AP/Associated Press)
La Settimana Mondiale dell'Acqua di Stoccolma ha definito l'acqua "il nuovo petrolio", in quanto questo elemento viene ormai considerato come una risorsa preziosa e limitata. Di fronte alla consapevolezza che i metodi produttivi tradizionali stanno compromettendo l'equilibrio idrico mondiale, la catena britannica Marks& Spencer ha avviato una collaborazione con il WWF per calcolare la propria "impronta ecologica" neiconsumi d’acqua. Un calcolo che stabilisca quanta acqua viene consumatasia per i processi produttivi che per lo stoccaggio el’approvvigionamento che è alla base della coltivazione di insalata, fragole, pomodori e patate".
Come dichiarato da David Gregory della Marks & Spencer: "Stiamo valutando, insieme al WWF, le future strategie per la coltivazione di prodotti agricoli", mentre Debbie Wistanley della Sainsbury's ha affermato: "E' nostra responsabilità controllare da dove i nostri fornitori prendono la loro acqua". Per esempio, approvvigionarsi di uva e arance spagnole significa farlo in un paese dove, all’inizio di quest’anno, l’acqua potabile è stata importata via nave dalla Francia.