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Succhi di frutta, istruzioni per l'uso

A colazione, per una pausa energetica a metà pomeriggio, i succhi di frutta possono aiutare l'organismo a mantenersi in forma. Ma di succo non ce n'è uno solo. Come distinguere? Imparando a leggere con attenzione l'etichetta.

Sul mercato ne troviamo infatti di diversi tipi: succo di frutta, concentrato di frutta, nettare di frutta. Per fare chiarezza ci aiuta la legge italiana. Ecco che cosa prevede:
1) "succo di frutta" è solo il prodotto che ha il 100%di frutta;
2) "succhi concentrati", invece, sono quelli cui è stata tolta l'acqua e che devono avere una percentuale di frutta superiore al 50%.
3) L'etichetta "nettare di frutta" si addice al succo di frutta (entro il 50%) cui è stato aggiunto lo zucchero (mai però oltre 1/5 del peso complessivo del prodotto). Se, invece, la percentuale di frutta scende sotto il 12% l'etichetta deve riportare la scritta "bevanda al gusto di...".

Per iniziare bene la giornata
Non fare la colazione fa male e, soprattutto, fa ingrassare. Al punto che dietologi e nutrizionisti raccomandano di non saltarla mai. E allora, perché non iniziare la giornata con un bel succo di arancia: c'è la vitamina C ed è dissetante. Meglio ancora se accompagnato da una giusta dose di prodotti ricchi di fibra, pane o fette biscottate integrali, dal momento che i succhi non contengono fibre alimentari, quelle che consentono al nostro organismo di funzionare regolarmente.

C'è però da considerare che bevendo succhi di frutta ci sono maggiori probabilità di assumere più zuccheri semplici (cioè quelli più digeribili) che non mangiando un frutto. Il motivo è semplice: si fa meno fatica a bere che a masticare. Puntate allora su succhi meno calorici come quello di arancia o quello di mela. Se limitate le dosi a 125 ml, circa un bicchiere, non apporterete più di 60/80 calorie.

Un'ultima raccomandazione. I succhi non devono diventare sostituti della frutta fresca, perché nel processo di pastorizzazione si perdono molte delle vitamine contenute.

Fonte: staibene.it