Catania all'avanguardia per la produzione di vaccini assumibili tramite frutta e ortaggi
Il progetto è ambizioso per Catania e per la Sicilia: in collaborazione anche con la Bayer e con Etna Biotech, saranno condotti studi sui vaccini edibili, vale a dire vaccini o antigeni prodotti in piante e che possono essere eventualmente assunti dall’uomo tramite frutta e ortaggi. Si tratta di una nuova generazione di vaccini che garantirebbero, oltre a una riproduzione meno costosa e quindi un prodotto più accessibile ai mercati poveri, un impatto più sicuro nell’organismo umano, riducendo al minimo il rischio di effetti collaterali dell’inoculazione tradizionale.
Il programma scientifico dell’AmVac a Catania prevede sperimentazioni di laboratorio per la creazione di vaccini antinfluenzali e contro i paramyxovirus, causa di malattie come parotite e rosolia (che nei paesi poveri causano circa 750mila morti ogni anno), bronchiti e polmoniti, tra cui quelle atipiche.
La scelta della società svizzera di insediarsi presso il PST Sicilia non è casuale. Il Parco Scientifico, infatti, metterà a disposizione competenze e strumentazione presenti nel laboratorio di Analisi del genoma e rispondenza varietale, dove già da anni vengono condotti studi nel campo delle biotecnologie vegetali.
L’insediamento della Framvax sarà presentato in un incontro pubblico che si terrà giovedì 12 giugno, a partire dalle 17.30, nella sala convegni del PST Sicilia, al Blocco Palma I della Zona industriale di Catania. Interverranno il presidente del Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia, Antonino Catara, il presidente di Etna Biotech, Reinhard Glueck, il presidente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita, Leonardo Santi, il direttore management della Bayer, Yuri Gleba, che relazionerà su "Espressione e produzione di antigeni per vaccini in piante", e il direttore scientifico della AmVac AG che parlerà del programma scientifico della società farmaceutica in Sicilia, il direttore del dipartimento Scienze della vita del CNR, Giuseppe Martini, e diversi ricercatori di varie parti d’Italia già impegnati in questi studi.
Per ulteriori informazioni:
visitare il sito: www.pstsiciliagroalimentare.com
oppure scrivere a: [email protected]