
Di dimensioni dieci volte più grandi della norma e con un peso superiore a quello di una persona di media corporatura, questa zucca gigante non sfigurerebbe in un film di fantascienza. Non c'è da stupirsi, d'altra parte, che questo ortaggio sembri qualcosa fuori dal mondo, in quanto esso proviene da semente che ha trascorso due settimane orbitando introno alla Terra.
Una volta tornati sulla terra, questi semi "spaziali" sono stati coltivati in enormi serre riscaldate, dove hanno prodotto esemplari sovradimensionati, come quello ritratto nella fotografia. Gli scienziati cinesi sperano che i super-ortaggi, tra cui non solo zucche, ma anche cetrioli lunghi 60 cm, melanzane da oltre 6 kg di peso e piante di peperoncino che somigliano a piccoli alberi possano essere la chiave per rispondere alla crisi alimentare del pianeta.
La condizione di gravità zero cui sono stati sottoposti i semi sembra essere la principale causa del risultato over-size, anche se il fenomeno non è stato ancora compreso in tutti i suoi aspetti. Oltre alle dimensione, gli ortaggi "spaziali" presentano anche un contenuto più elevato di vitamine e producono raccolti dalle dieci alle venti volte superiori alla norma, idonei dunque a rispondere alle esigenze alimentari di una popolazione come quella cinese, che conta 1,3 miliardi di persone. Tra i prodotti che lottano per conquistarsi il proprio spazio vitale nelle grandi serre riscaldate presso l'Accademia delle scienze agricole del Guandong, ci sono pomodori da 9 chili e mezzo ed enormi angurie.
I ricercatori spedirono circa duemila semi nello spazio nel 2006, per mezzo del satellite Shijian 8satellite. Dopo la germinazione, i migliori esemplari vennero selezionati per ulteriori procedure di miglioramento varietale. Uno dei ricercatori, il Dott. Lo Zhigang commenta: "L'agricoltura convenzionale è giunta alle sue massime potenzialità di sviluppo, mentre la domanda di cibo da parte di una popolazione in crescita non si arresta. Le sementi "spaziali" offrono l'opportunità di produrre frutta e verdura di dimensioni maggiori, in tempo minore".
A questo innovativo programma prendono parte 22 provincie, coordinate dall'Accademia cinese delle Scienze. I primi ortaggi giganti sono già stati venduti in Giappone, Thailandia e Singapore e hanno già incontrato l'interesse di alcune aziende agricole europee.
Fonte: telegraph.co.uk