
Vent'anni fa, quando rilevò la fattoria, l'agricoltore svizzero Peter Zahner aveva pensato di abbatterli: 300 alberi da frutta ad alto fusto non sono proprio il massimo della praticità per un produttore. Ma poi sentì cantare tantissimi uccelli e, attraversando il frutteto, realizzò anche quali delizie crescevano sui suoi terreni.
"Osservi ad esempio questo raro tipo di pero - dice Peter Zahner- Metteva frutti già durante la guerra del Sonderbund! E quando nel 1848 fu fondata la Svizzera moderna, quell'altro pero lì era già un signor albero".
Fu così che Peter Zahner si lasciò convincere dal rispetto per questi magnifici alberi dalle meravigliose cortecce, che avevano già una lunghissima vita alle spalle e che davano ancora frutta come decine e decine di anni prima. E che frutta!
Il frutteto vanta rarità quali la «Lavantaler Bananenapfel», l'«Ananas-Reinette» oppure il melo battezzato «Waldkircher Zahnedel», che cresce solo qui. Del suo albero «Schweizerhosen-Birnbaum», che a lungo è stato l'ultimo esemplare vivente, Peter Zahner ha inviato innesti in tutta Europa. La coltivazione di queste meraviglie è diventata una vera e propria arte, perché gli alberi ad alto fusto richiedono moltissime cure, soprattutto per la potatura annuale.
È solo per la lotta ai parassiti che non deve praticamente fare nulla: "Se ne occupano in larga parte gli uccelli - spiega il produttore - Quindi non posso arrabbiarmi con loro quando danno qualche beccata alla frutta". Rigorosamente bio, Peter Zahner nutre questi meravigliosi alberi con il concime della sua fattoria, pianta regolarmente nuovi alberelli e raccoglie ogni anno tra le 50 e le 80 tonnellate di frutta.
"Un lavoro che faccio volentieri - racconta il frutticoltore - perché in fin dei conti vivo in buona parte anche di questa frutta". A maggior ragione lo rammarico il fatto della malattia del fuoco batterico che l'anno scorso ha colpito i frutteti. Ma non è il batterio stesso che preoccupa maggiormente Peter Zahner. "Chi tiene sotto controllo il suo frutteto e elimina subito i focolai di malattie, di solito non è obbligato ad abbattere i suoi alberi. Da parte mia, riesco a cavarmela anche senza antibiotici".
"In Svizzera - sottolinea Peter - non esistono quasi più frutteti ad alto fusto. Se i passanti vorranno godere anche in futuro paesaggi di questo genere, dovrebbero contribuire sin da ora, acquistando il succo di mele di alberi "Hochstamm Suisse" che si trova nei negozi Coop".
La Coop, infatti, commercializza ilsucco di mele e le tortine «Posamentertörtli» del presidio Slow Food«Zwetschgenlandschaften Tafeljura». Altri prodotti sono in preparazione.
Fonte: cooperazione.ch