Topi nelle patatine, chiusa la Pai
Rispetto alla precedente chiusura avvenuta nell’estate scorsa, la situazione appare decisamente più critica. Eppure in seguito all’ordinanza del sei agosto scorso, l’azienda aveva annunciato un investimento finanziario di oltre 18 milioni di euro per adeguarsi alle richieste avanzate dall'Asl.
Il blitz dei Nas sarebbe scattato in seguito a una segnalazione di un consumatore campano, pare della provincia di Salerno, che avrebbe trovato in una confezione di patatine resti di "materiale organico". Dall'Asl campana, che sta facendo le analisi, un commento stringato: "E' qualcosa che non appartiene al mondo vegetale".
Da qui la denuncia e l’immediato sopralluogo nello stabilimento di Novara, che dà lavoro a 130 dipendenti. Il sindaco di Novara Massimo Giordano non nasconde la propria preoccupazione per questo nuovo episodio che riguarda il colosso alimentare: "E’ una brutta vicenda, ne avrei fatto volentieri a meno anche per le conseguenze che ricadono sui lavoratori. Ma ho dovuto prendere atto della necessità e dell’urgenza dell’ordinanza dato che gli interventi da eseguire sono stati giudicati incompatibili con la contestuale prosecuzione della produzione di alimenti".
Non si sa sino a quando l’azienda rimarrà chiusa. Lo scorso anno, anche in quel caso dopo la denuncia di un consumatore piemontese che aveva trovato un insetto in un sacchetto, l’Asl era intervenuta sollecitando la Pai a mettersi in regola (vedi articolo correlato).
La Pai appartiene al gruppo San Carlo, azienda che opera nel settore chips, snack, pani e dolci. Dallo stabilimento di Novara ogni giorno si producono 65 tonnellate di patatine, circa 55 mila l’anno. E ogni giorno escono 27 Tir diretti a supermercati e negozi di tutta Italia. Il mercato domestico assorbe circa il 95% della produzione.
Fonte: lastampa.it