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Cosa mangiano gli astronauti?

Da un'intervista al Dott. Damann, capo del team medico al servizio dell'EAC (Centro Astronautico Europeo), emerge un profilo della dieta-tipo dell'astronauta, nelle sue diverse fasi di allenamento a terra, volo e post-atterraggio.

"Per ciò che riguarda l'alimentazione - spiega il dottore - non c’è un cibo specifico che gli astronauti mangiano prima delle missioni nello spazio, ma noi suggeriamo loro una dieta bilanciata, che è importante per loro quanto lo è per tutti noi. Essa dovrebbe includere sostanze nutrienti, frutta e verdura abbondante, carboidrati, proteine, ecc. Seguiamo le indicazioni di riferimento dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per una dieta sana: ridurre il sale, lo zucchero e i grassi saturi di origine animale, consumare più frutta, verdura, frutta secca e cereali. Di sicuro non incoraggiamo un'alimentazione basata sul fast food."

Durante l'esplorazione dello spazio c’è un cambiamento significativo nella nutrizione degli astronauti. Essi mangiano verdura e frutta fresca soltanto nei primissimi giorni dopo il lancio, poiché non ci sono frigoriferi o congelatori a bordo. Carote, mele, banane e verdura fanno parte del loro menu finché sono commestibili. In seguito, mangiano una serie di piatti preparati sulla Terra dalla squadra di chef dell’ESA.

"La ricerca mostra - commenta il dottor Damann - che la vitamina D e il calcio sono molto importanti nella dieta, perché gli astronauti ne subiscono una perdita rilevante durante i voli spaziali. Poi ci sono aspetti della nutrizione che hanno a che fare col vivere in ambienti ristretti: per esempio gli astronauti sono scoraggiati dal consumare aglio e cipolla poiché gli effetti di questi ingredienti potrebbero non essere piacevoli per il resto della team a bordo."

Al rientro dalle missioni, si segnala un forte desiderio degli astronauti a mangiare i cibi assenti nel menu spaziale: "Dopo la mancanza di alimenti freschi e preparati di recente, gli astronauti desiderano insalate, verdure, piatti appena cucinati, frutta fresca e tutti quei sapori di cui avevano voglia durante il viaggio".

Fonte: chefdicucina.com

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