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I limoni cileni possono rafforzare la propria quota di mercato in Giappone

Il Cile potrebbe aumentare le proprie esportazioni di limoni sul mercato giapponese, grazie a prezzi abbordabili e a migliorate caratteristiche qualitative del prodotto. Il Giappone non consuma grandi quantitativi di limoni (75 tonnellate di prodotto importato nel 2006), ma il trend appare in crescita dalla metà del 2007. Il Cile è attualmente il secondo maggior fornitore di limoni sul mercato giapponese, con una quota del 18% (18,9 milioni di dollari di fatturato), mentre il primo fornitore sono gli Stati Uniti (70%) e il terzo è il Messico (8%).

Secondo l'ufficio studi cileno per la promozione dei commerci (ProChile), situato a Tokyo, il primo semestre 2007 ha mostrato segni di aumento nella domanda di limoni in Giappone, con un incremento del 24,27% nelle esportazioni di lime e limoni dal Cile, favorite da prezzi competitivi: 1,15 dollari al chilo contro 1,42 $/kg del prodotto proveniente dalla Nuova Zelanda e 1,44 $/kg di quello statunitense. Il rapporto mostra anche che il Cile può conquistarsi una maggiore fetta di mercato, proprio in concorrenza con il prodotto proveniente dagli States. Ci sono infatti anche investitori giapponesi, come la Mitsubishi Corp, interessati ai limoni cileni.

Il consumatore giapponese è molto attento alla qualità e alla sicurezza alimentare del cibo e dunque le attività promozionali andranno indirizzate in questo senso.