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Borsa Patate sottolinea l'importanza della raccolta dati su produzione e vendite

In tutto il settore pataticolo italiano esiste solo un gruppo di aziende e cooperative che storicamente - da ben venticinque anni - utilizza un sistema di monitoraggio che vede di mese in mese fare la conta delle vendite e delle giacenze. Si tratta del gruppo di aziende pataticole del bolognese.

Oggi - sottolinea la commissione della Borsa Patate - le statistiche e i monitoraggi non sono più eludibili. Tutte le zone pataticole italiane devono mettersi in condizione di raccogliere i dati relativi a: ettari investiti, produzione attesa, quantitativi venduti e stoccati, esportazioni e importazioni.

I numeri, le cifre, le statistiche, non sono perdite di tempo, ma sono anzi preziosi strumenti per organizzare e pianificare un settore produttivo. La trasparenza, l'informazione corretta e condivisa costituiscono le fondamenta di un'imprenditoria sana ed efficiente.

Solo possedendo queste informazioni, oltre che le notizie relative all’andamento dei mercati a termine, al prezzo del prodotto francese, tedesco o olandese (sia per il mercato del fresco che per quello dell’industria di trasformazione), solo avendo dati alla mano confrontabili, solo con queste leve insomma si può essere credibili nel momento in cui si propongono promozioni, sconti, o aumenti di prezzo.

Per quanto riguarda l’andamento delle vendite nel comprensorio bolognese - e non solo in questo - il mese di novembre ha fatto registrare una sorta di record, con oltre 15.000 tonnellate.

Fonte: Ce.Pa