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Demenza senile: verdura e pesce meglio di carne e uova

Le persone che mangiano molta frutta, verdura e pesce, sono a minor rischio di sviluppare la demenza senile rispetto a quelle che mangiano più carne e uova. La notizia arriva da uno studio francese pubblicato su Neurology, condotto dall'Università Victor Segalen di Bordeaux, che ha coinvolto 8.085 uomini e donne con più di 65 anni residenti in 3 città della Francia, Bordeaux, Montpellier e Digione.

Nei quattro anni successivi, 281 degli anziani, inizialmente in buone condizioni, hanno sviluppato demenza (183 morbo di Alzheimer): ma quelli la cui dieta era stata ricca di vegetali e acidi grassi omega-3 sono risultati più protetti. Un'alimentazione in cui è abbondante questo tipo di acidi grassi (contenuti soprattutto nei pesci grassi, come il salmone e lo sgombro, e in oli vegetali come quello di canola, di semi di lino e di noci), riduce il rischio di andare incontro a demenza senile.

Il rischio invece aumenta se l'alimentazione è ricca di acidi grassi omega-6, grassi polinsaturi che si trovano nella carne, nelle uova e in diversi oli per cucinare, come quello di cartamo e di semi di soia. E per quanto riguarda i vegetali, mangiare frutta e verdura riduce di quasi il 30% il rischio di sviluppare demenza, di qualsiasi tipo, sia dovuta al morbo di Alzheimer, sia dovuta ad altre cause. Gli effetti protettivi messi in luce dal consumo di pesce e vegetali, sono per giunta indipendenti: cioe' si manifestano comunque, anche mangiando solo pesce o solo frutta e verdura, e si assommano uno all'altro se la dieta contiene entrambi i tipi di cibo.

E' possibile, secondo i francesi, che omega-3 e vegetali influenzino il rischio agendo direttamente a livello delle cellule cerebrali. Gli acidi grassi omega-3, infatti, sono tra i componenti della membrana esterna di queste cellule, e sembrano per di più avere un effetto antinfiammatorio, mentre gli omega-6 avrebbero al contrario, un effetto pro-infiammatorio (i livelli cronici di infiammazione vengono chiamati in causa nella patogenesi di molte malattie, demenza compresa).

Quanto alla frutta e alla verdura, hanno un elevato contenuto di antiossidanti, quali vitamina C, precursori della vitamina A e flavonoidi, che contribuiscono a difendere le cellule nervose. Una dieta con frutta e verdura almeno cinque volte al giorno, il pesce almeno una volta la settimana, ed eviti oli di semi ricchi di omega-6 (per esempio l'olio di semi di soia), può fare solo bene, anche al nostro cervello. Con una piccola eccezione: sembra infatti che gli individui geneticamente predisposti ad ammalarsi del morbo di Alzheimer - fortunatamente rari - non traggano giovamento dell'effetto protettivo degli acidi grassi omega-3.

Fonte: paginemediche.it

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