Le potenzialità dell'export agroalimentare italiano sono confermate dagli ultimi dati Istat, secondo i quali i prodotti dell'agricoltura e della pesca, nonché quelli alimentari e delle bevande hanno messo a segno a settembre un aumento delle esportazioni rispettivamente del 7,8 e del 4,2% sullo stesso mese del 2006 e un incremento del 13,2 e del 3,3% nei primi nove mesi del 2007. Questo nonostante la forza dell'euro e l'aumento dei prezzi delle materie prime agricole. Ottime performance in particolare nei mercati emergenti, quali Russia, Cina e Paesi dell'America Latina, oltre che nei Paesi medio-orientali esportatori di petrolio.
Servono però gli strumenti giusti per affrontare la globalizzazione, cioè soldi, organizzazione, innovazione, marketing, promozione, difficilmente alla portata delle piccole e medie imprese che pure caratterizzano, all'82%, il tessuto produttivo nazionale e che rappresentano circa il 50% del fatturato del settore. Lo ha capito Agrifood - Salone Internazionale dell'Alimentare Made in Italy (Verona, 16-18 novembre), che propone quest'anno un format innovativo, pensato proprio per sostenere e formare le Pmi che vogliono accettare la sfida dell'internazionalizzazione.
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