FreshPlaza ha intervistato Roberto Maria Lanzalonga, presidente dell'Associazione di Produttori di Nocciole di Viterbo (A.PRO.N.VIT), nonché presidente della cooperativa CooperNocciole. Apronvit aderisce all'Unaproa (l'Unione nazionale delle O.P. ortofrutticole, agrumarie e della frutta in guscio) e rappresenta uno dei primi gruppi italiani per fatturato e volumi, con un'estensione di 6.500 ettari e 10.000 tonnellate di nocciole prodotte.Nel commentare la stagione produttiva e commerciale per la nocciola viterbese, Lanzalonga dichiara: "Le principali problematiche da noi incontrate quest'anno dipendono direttamente dalla sospensione per legge di alcuni principi attivi dei fitofarmaci che vengono solitamente impiegati nella protezione dei noccioleti contro i parassiti dannosi. Come conseguenza, abbiamo riscontrato un enorme incremento nella percentuale di prodotto cosiddetto 'cimiciato', cioè rovinato dalla puntura delle cimici."
"Mentre di solito l'incidenza percentuale di prodotto cimiciato era intorno all'uno per cento, quest'anno stiamo riscontrando una percentuale del 30%. Purtroppo non sempre una nocciola difettosa viene individuata a priori: spesso il difetto rimane non percepito dalle macchine o dagli operatori della linea di selezionamento, fino al consumatore finale, il quale si accorge del difetto per via del sapore amarognolo della nocciola cimiciata."Per quanto riguarda l'evoluzione dei prezzi di quest'anno, Lanzalonga osserva: "I prezzi sono elevati, ma ancora inferiori rispetto a due anni fa. Il mercato della nocciola è caratterizzato da una scarsa capacità negoziale dei produttori nei confronti della forza dei grandi gruppi commerciali, che spesso privilegiano il prodotto a minor costo. Praticamente, quest'anno il prezzo è stato mantenuto alto solo grazie alla politica commerciale della Turchia, dove però i costi di produzione non sono paragonabili ai nostri. Stiamo comunque valutando possibili sinergie a livello europeo per meglio difendere il settore corilicolo."
"L'area del viterbese - spiega Lanzalonga - è quella che più ha investito in innovazione e qualificazione del processo produttivo: questi investimenti sono difficilmente ripagati da prezzi al di sotto dei 200 euro al quintale. Comunque, io prevedo che, una volta terminato il collocamento delle 200 tonnellate di prodotto che ancora circolano sul mercato libero, i prezzi potrebbero innalzarsi in modo vertiginoso nel periodo tra Natale e il prossimo gennaio."
Il presidente di Apronvit spende anche due parole sulle ottime caratteristiche nutrizionali della nocciola: "Non tutti sanno che le nocciole non pelate contengono una concentrazione molto più elevata di antiossidanti rispetto a quelle pelate. La nocciola è un seme oleoso a basso contenuto di colesterolo, molto digeribile e ricco di preziosi grassi polinsaturi. Il suo apporto calorico la rende eccellente in termini di qualità alimentari e terapeutiche, tanto da essere consigliata nella dieta degli sportivi". Contatti:
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