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Si cercano nuovi sbocchi

Colombia: il mercato pataticolo in difficolta′

Roma - Di solito il settore pataticolo colombiano soffre di problemi isolati, ma quest'anno sembra invece che i problemi si siano dati appuntamento tutti insieme. Il Consiglio nazionale colombiano delle patate sta analizzando la situazione attuale e le prospettive del settore.

Il principale problema è la sovrapproduzione, conseguenza delle aspettative sbagliate provocate da una campagna 2005/2006 caratterizzata da prezzi elevati. In secondo luogo, il gelo di qualche mese fa ha avuto effetti negativi sulla qualità del prodotto ma purtroppo non sulla quantità, già in partenza maggiore rispetto all'anno scorso. Infine, molti produttori hanno dismesso la coltivazione di tuberi tradizionali (come il parda pastuta o il diacol capiro) per riconvertirsi a varietà di patate con maggiore resa e meno vulnerabili alle patologie, cosa che ha contribuito all'attuale situazione di crescente sovrapproduzione.

La produzione annuale di patate in Colombia raggiunge i 2,8 milioni di tonnellate, su una superficie di 160.000 ettari. Il Consiglio nazionale delle patate prevede un aumento del 7% nella produzione del secondo semestre 2007, in confronto con lo stesso periodo del 2006. Per limitare la crisi dei prezzi, il governo e i produttori stanno cercando di riattivare le esportazioni.

Il Venezuela, che ha importato 173.000 tonnellate quest'anno, dovrebbe aumentare la sua quota di altre 23.000 tonnellate a fine anno. C'è anche interesse a esportare le patate colombiane verso Argentina, Cile e Uruguay, dove contestualmente l'offerta di prodotto nazionale scarseggia. D'altra parte, però, il governo colombiano è consapevole del fatto che deve prima risolvere le problematiche di tipo fitosanitario che sono connesse alle esportazioni verso altri paesi, oltre a intraprendere iniziative per promuovere i consumi interni.