Decine di iniziative a Bologna per raccogliere voti contro gli OGM
Solo nella zona di Bologna, ben nove Comuni, una Comunità Montana e addirittura la stessa Provincia hanno approvato una delibera per tenere lontani gli organismi geneticamente modificati (OGM) dal proprio territorio.
"La crescente opposizione al biotech nel piatto - ha dichiarato Marco Pancaldi, presidente di Coldiretti Bologna nonché coordinatore della Coalizione provinciale anti-OGM - non è il frutto di una scelta ideologica, ma indice di una volontà di valorizzare le produzioni 'Made in Italy' e di difenderle dall’omologazione e dalle manipolazioni, a tutela del consumatore, delle imprese, dell’ambiente e dell’intero territorio. Non è un caso se tre italiani su quattro (74%) che esprimono la propria opinione sono convinti che i prodotti contenenti Organismi Geneticamente Modificati (Ogm) non fanno bene alla salute."
"Chiederemo ai bolognesi - dichiara Pancaldi - 'Volete che il cibo e la sua genuinità siano il cuore di uno sviluppo fatto di persone e territori, salute e qualità, fondato sulla biodiversità e libero da organismi geneticamente modificati?' Allora votate sì, compilando le apposite schede o votando online sul sito www.liberidaogm.org."
La coalizione si è già messa in moto per partecipare nei prossimi due mesi in tutto il territorio provinciale a decine di iniziative, convegni, eventi, rassegne enogastronomiche ed appuntamenti fieristici per raggiungere i cittadini, informarli in materia di OGM e chiedere loro di esprimersi per un diverso modello di sviluppo agroalimentare, a Bologna, in Italia e in Europa.
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