
I ricercatori hanno ottenuto le piante transgeniche attraverso l’uso del batterio Agrobacterium per trasferire una sequenza di DNA che blocca la sintesi dell’etilene all’interno di porzioni di foglie. Da esse poi è iniziata la rigenerazione di nuove piante.
E’ la prima volta che questa tecnica viene utilizzata per le pere. I ricercatori hanno utilizzato la cultivar "La France" (Pyrus Communis) e hanno riscontrato una riduzione dell’85% nella produzione di etilene nei germogli selezionati.
L’abbassamento del contenuto di etilene suggerisce che i frutti che si svilupperanno da queste piante dovrebbero durare più a lungo.
Articolo originale: M. Gao, N. Matsuta, H. Murayama, T. Toyomasu, W. Mitsuhashi, A.M. Dandeka, R. Tao and K. Nishimura. "Gene expression and ethylene production in transgenic pear (Pyrus communis cv. ‘La France’) with sense or antisense cDNA encoding ACC oxidase", Plant Science (2007) 173, 32-42.
Si ringrazia per la gentile collaborazione: Eleonora Cominelli
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