Oltre al marchio, l'etichetta dovrà obbligatoriamente indicare il paese di provenienza dei prodotti, anche in caso di merci d'importazione. La commissaria all'agricoltura Mariann Fischer Boel ha definito "eccellente" la decisione del marchio, in quanto esso tutelerà i consumatori, mettendoli nelle condizioni di essere certi circa la natura di quanto acquistano. La normativa, inoltre, potrebbe avere ricadute positive anche per lo sviluppo del settore biologico in generale.
Malgrado l'accoglienza positiva da parte della Boel, le associazioni ambientaliste e alcuni rappresentanti dei produttori hanno ravvisato una grave carenza legislativa nell'aver permesso di considerare come tollerabile una soglia del 0,9% di organismi geneticamente modificati anche nei prodotti bio, percentuale che è esattamente la stessa consentita nei prodotti da agricoltura convenzionale.
In futuro, l'etichetta bio sarà applicabile obbligatoriamente non soltanto a prodotti di origine agricola, ma anche ad altri alimenti.