Questa zucca è considerata una prelibatezza nelle zone dell'Africa occidentale e in particolare nella Nigeria sud-orientale.Tuttavia nè la polpa della zucca scanalata nè le sue radici sono commestibili e anzi le radici sono velenose. La parte commestibile sono i semi - rossi e in numero compreso tra 150 e 200 per frutto - le foglie e i germogli, utilizzati per la preparazione di una zuppa tradizionale in Nigeria.
I semi, ricchi di proteine, possono essere arrostiti come le castagne o ridotti in polvere per vari usi, tra cui anche la preparazione di budini fermentati.La polpa del frutto, ricca di contenuto oleoso, viene utilizzata per estrarne oli da cottura. Esperimenti sono stati anche fatti per la realizzazione di marmellate.

La pianta della zucca scanalata è sempreverde e resistente alla siccità. Malgrado le interessanti caratteristiche di questo frutto e le sue potenzialità, il suo consumo è rimasto confinato alla cultura locale, ampiamente sconosciuto al di fuori dell'Africa occidentale.
Oltre che in Nigeria, la zucca scanalata viene coltivata anche in Ghana e in Sierra Leone, prevalentemente da piccoli produttori che la vendono sui mercati locali. Non esiste una vera produzione su larga scala e anche i quantitativi esportati sono piuttosto limitati e destinati alle comunità di africani che vivono in altri paesi del mondo.
C'è tuttavia una crescente attenzione, sia per ragioni di studio sia per ragioni commerciali, per simili produzioni locali, perfettamente adattate all'ambiente. Questi prodotti indigeni sono stati trascurati a vantaggio di altri rinomati e meglio vendibili frutti esotici, spesso dimostratisi di difficile e costosa produzione, anche in termini di sostenibilità ambientale.
Il numero sempre crescente di avventurosi consumatori globali con l'occhio rivolto a cibi nuovi e nutrizionalmente interessanti e di imprenditori in grado di apprezzarne potenzialità commerciali inespresse potrebbe presto mutare le sorti della zucca scanalata.