Roma - Daniele Imperi è un collezionista di etichette di frutta, un hobby certamente curioso, ma anche un modo per ricostruire la storia commerciale di molti marchi del settore. Con il lancio del sito internet Etichettando (clicca qui), Daniele fonda il primo e unico sito italiano che tratta tutti gli aspetti collezionistici delle etichette della frutta, dalla loro storia fino ai metodi per procurarle, catalogarle, scambiarle, offrendo inoltre uno studio iconografico accurato del prodotto.
La prima apparizione di un'etichetta di frutta risale al 1929 e fu creata dalla Elders & Fyffes Ltd. per contrastare la concorrenza nel commercio di banane. La necessità di identificare le banane fornite dalla Fyffes si rivelò urgente il 12 Aprile 1929, quando cominciò a operare la Jamaica Producers Association che, assieme alla Jamaica Banana Producers Association Ltd., entrò in competizione con la Fyffes.
L'idea escogitata dalla Fyffes fu semplice, ma allo stesso tempo ingegnosa e audace per quel tempo: marcare il frutto con il proprio logo (qui accanto il prototipo del 1929 - l'immagine è protetta da copyright). La soluzione richiese, oltre che coraggio, denaro e lavoro extra. La colla, poi, non era come quella odierna e le antenate delle attuali etichette dovevano essere applicate come i francobolli.Nel luglio 1929 fu quindi lanciata una nuova campagna pubblicitaria, dove veniva introdotta la "Fyffes Blue Label" (Etichetta Blu della Fyffes): in questo modo le banane della Fyffes furono identificate facilmente nei mercati al dettaglio.
Per l'Italia, la prima etichetta introdotta sul mercato fu quella del consorzio Melinda, nato nel 1989. Il primo logo che Melinda propose fu un'ape, disegnata in manieraartigianale, ma non appena il mercato rispose favorevolmenteall'iniziativa venne incaricata un'agenzia londinese, Minale &Tattersfield - la più accreditata in materia di packaging industriale - dielaborare il logo tutt'ora esistente.Daniele Imperi, tra l'altro fondatore dell'associazione mondiale di collezionisti E.W.F. (Etichettando World Foundation), ha raccolto nel proprio sito le immagini di molte etichette, spesso curiose e originali come quelle mostrate qui sotto.
